Iozzelli in arrivo come general manager Ma tutto ruota attorno alla firma di Mecacci

Il coach senese potrebbe avere chiamate da formazioni di caratura superiore. Attesa per budget e obiettivi.

Il tempo di leccarsi le ferite e mettere da parte l’amarezza per una gara 5 sfumata per un tiro e che avrebbe regalato ancora un po’ di pathos a questa sfida, poi sarà tempo di pensare al futuro, che già incombe, essendo a fine maggio. Perchè questa stagione ha regalato emozioni indescrivibili al pubblico biancorosso, facendo respirare a tutti un’atmosfera d’alta classifica, con la finale di Coppa Italia inclusa nel pacchetto, ma presto sarà già ora di rimettersi al lavoro, perchè nuove sfide sono all’orizzonte per la Benedetto XIV.

Anzitutto una serie A2 a 24 squadre e con ancora sei retrocessioni, e poi un’ossatura da ricomporre da zero, un po’ perchè per alcuni il ciclo è forse finito e un po’ perchè ci sono contratti arrivati alla naturale scadenza: ad oggi tutti con l’esclusione dell’under Kuuba.

Prima però di affrontare ogni discorso tecnico, vanno capiti budget e ambizioni, mettendo poi i tasselli mancanti.

E a livello dirigenziale potrebbero cambiare parecchie cose, anzi cambieranno di sicuro: Ivan Belletti non c’è più, al suo posto è in arrivo un manager di provata esperienza come Giulio Iozzelli, protagonista degli anni d’oro di Pistoia, portata in serie A, e nelle ultime stagioni a Chiusi, portata dalla serie B in A2 e poi fino ai playoff. I toscani sono usciti ora contro Forlì, per cui a breve ci si sentirà per stringere un’intesa che da tempo sembra già trovata. Sarà la società poi, assieme a Iozzelli, a valutare i ruoli dirigenziali attualmente in essere e capire chi potrà proseguire l’avventura e chi invece verrà salutato.

Sul fronte squadra e futuro, il nodo ovviamente resta Matteo Mecacci, che la società sta cercando in tutti i modi di rinnovare, ma la trattativa non è semplice, sia economicamente che per le legittime aspirazioni del tecnico senese di vedere se sul mercato questi quattro anni in biancorosso possono suscitare anche l’interesse di altre piazze.

La sensazione è che un punto fermo, un trait d’union tra gli ultimi quattro anni e il prossimo ciclo che inizierà, sia necessario e che la permanenza del coach sarebbe fondamentale per questo, vista anche la separazione da Ivan Belletti, ma molto lo deciderà appunto il mercato, che sa essere imprevedibile.

E di sicuro, con una squadra da ricostruire, si prevede un’estate di lavoro in casa biancorossa.

Mauro Paterlini

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