Spal, Primavera in cattedra: l’Inter sparisce

La matricola biancazzurra ha dominato in lungo e in largo, trovando la rete del vantaggio con Ellertsson e poi con Seck

Migration

Spal

2

Inter

1

Spal: Galeotti, Alcides (60’ Suffer), Iskra, Peda, Owolabi (79’ Raitanen), Zanchetta, Attys (60’ Semprini), Ellertsson, Moro, Seck (83’ Borsoi), Piht (84’ Campagna). A disp.: Rigon, Szyska, Csinger, Roda, Mamas, Fiori, Stefanski. All. Scurto.

Inter: Stankovic, L. Moretti, Dimarco (46’ Hoti), Kinkoue, Sottini (46’ Casadei), Squizzato, Vezzoni, Mirarchi (59’ Iliev), Satrianio, Oristanio (73’ Bonfanti), Carboni (59’ Ahkalaia). A disp.: Boti, Magri, A. Moretti, Sangalli, Wieser. All. Madonna.

Arbitro: Feliciani di Teramo.

Reti: 16’ Ellertsson, 70’ Seck, 85’ Casadei (I).

Note: ammoniti Owolabi, Semprini, Borsoi, Iliev.

È un momento magico per la Primavera della Spal, che dopo il pareggio al debutto sul campo del Genoa e il colpaccio col Sassuolo nel primo turno di Coppa Italia compie una vera e propria impresa stendendo l’Inter al Mazza. La squadra di Scurto comanda il match in lungo e in largo per 85 minuti, trovando nel primo tempo la rete del vantaggio con Ellertsson e nella ripresa il raddoppio con Seck. Nel finale i nerazzurri riaprono la gara con Casadei e ci provano fino in fondo, ma il risultato non cambia più. Davvero una grande soddisfazione per la matricola biancazzurra, vera e propria rivelazione del campionato Primavera 1. Nel prestigioso palcoscenico dello stadio di corso Piave, il tecnico siciliano manda in campo Galeotti tra i pali, Alcides, Peda, Owolabi e Iskra in difesa, Attys, Zanchetta ed Ellertsson a centrocampo, Seck, Moro e Piht in attacco. Una formazione imbottita di esordienti – da Attys a Moro passando per Pith –, ma la Spal non sembra risentirne. Anzi, è proprio la punta estone a rompere gli indugi con una conclusione dal limite che viene deviata in corner. I biancazzurri si trovano a meraviglia, con Seck nei panni di trascinatore. Prima il senegalese avvia l’azione che porta Iskra a sfiorare il palo con una botta da fuori, poi si mette in proprio con una transizione irresistibile ma la palla termina a lato. Il gol è nell’aria, e arriva puntuale al 16’ con Ellertsson, che su suggerimento di Zanchetta lascia partire un diagonale chirurgico che bacia il palo e gonfia la rete. L’Inter si rende pericolosa per la prima volta intorno alla mezz’ora: Alcides perde una brutta palla innescando Carboni, ma sul tiro della punta nerazzurra (deviato da Owolabi) Galeotti si supera. La Spal però torna subito a spingere sull’acceleratore: Moro ci prova due volte, prima impegnando severamente Stankovic e poi mettendo fuori di poco di testa. Prima dell’intervallo è ancora Seck il grande protagonista, per una Spal che va al riposo tra gli applausi. In avvio di ripresa Oristanio colpisce il palo, coi biancazzurri colpevolmente distratti. La squadra di Scurto controlla la situazione e sfiora il raddoppio con Piht, Seck e Semprini, sui quali Stankovic compie una serie di interventi provvidenziali. Il 2-0 però arriva subito dopo con Seck, un colpo di biliardo di sinistro su assist di Ellertsson che sembra chiudere i conti. Nel finale invece succede di tutto: una zampata di Casadei, dopo il palo di Bonfanti, rimette in discussione il risultato. L’Inter ci crede, ma sul colpo di testa di Ahkalaia ci mette una pezza Galeotti con una parata da urlo che vale tre punti. Finisce 2-1, ma il risultato poteva essere decisamente più largo: una lezione di gioco ad una delle big del campionato.

Stefano Manfredini