Un taglio netto col passato a conclusione di un ciclo

La Spal di Semplici che andò dalla C alla A?. Non esiste più, in via Copparo restyling completo

La cessione di Francesco Vicari rappresenta un taglio definitivo col passato. Va in archivio la Spal della doppia promozione dalla Lega Pro alla serie A, e quella della doppia salvezza nel massimo campionato. Sei anni consecutivi in biancazzurro non si cancellano con un colpo di spugna, e anche se la partenza del difensore centrale di Fiano Romano – reduce da due stagioni da dimenticare – era di fatto inevitabile, non bisogna dimenticare quello che il numero 23 ha fatto nel corso della sua lunga avventura in biancazzurro. Sono complessivamente 191 le presenze collezionate da Vicari con la maglia della Spal, 96 delle quali in serie A. Arrivò semi-sconosciuto nell’estate 2017 dal Novara per prendere il posto di Cottafava (ritiratosi dopo la promozione in cadetteria) al centro della difesa a tre in vista del campionato di serie B. Sembrava un azzardo, invece la scelta del direttore sportivo Vagnati e di mister Semplici si rivelò più che mai azzeccata, con Vicari che divenne ben presto un pilastro della retroguardia biancazzurra.

La linea a tre biancazzurra è cambiata nel corso degli anni, ma il perno centrale è sempre rimasto lui.

Per sei anni consecutivi, che racchiudono trionfi e soddisfazioni, ma anche delusioni e tormenti. Dopo tre stagioni da urlo infatti Vicari ha dovuto fare i conti con la retrocessione in serie B e poi con due campionati decisamente al di sotto delle attese. Sia a livello di risultati di squadra che di prestazioni individuale, col capitano che non è riuscito a trascinare i compagni fuori dalla tempesta. Evidentemente, Vicari aveva bisogno di nuovi stimoli. E nonostante il contratto lo legasse ancora alla Spal, d’accordo con la società ha deciso di staccare la spina. Giocherà nel Bari, assieme ad un altro grande ex spallino come Antenucci, con l’obiettivo di ripetere col club biancorosso l’exploit dei primi anni a Ferrara.

s.m.