Studenti in treno ad Auschwitz, il Comune di Predappio nega i fondi

La minoranza attacca: niente contributi agli studenti. Il sindaco: "Il Treno della memoria è di parte"

L’ingresso al campo di concentramento di Auschwitz

L’ingresso al campo di concentramento di Auschwitz

Predappio (Forlì), 8 novembre 2019 - «Il Comune di Predappio nega un contributo alla partecipazione di ragazzi predappiesi al progetto Promemoria Auschwitz-Treno della Memoria. Così la nostra associazione copre la quota mancante di 370 euro per consentire il percorso di studi ad uno studente». Lo sostengono l’Associazione GenerAzioni in Comune e il gruppo consigliare di minoranze dell’omonima lista, guidato dal capogruppo Gianni Flamigni.

Il progetto nazionale di educazione alla cittadinanza, patrocinato da Senato e Camera, coinvolge gli studenti predappiesi delle superiori dal 2011, grazie al contributo dell’amministrazione comunale e di associazioni del territorio. Quest’anno sono due gli studenti che hanno aderito: una quota è stata messa a disposizione da Anpi Forlì-Cesena e «l’altra avrebbe dovuto coprirla l’amministrazione», che ha rifiutato.

AGGIORNAMENTO Scoppia la polemica

Così sarà coperta da GenerAzioni in Comune. Secondo gli estensori del comunicato, «vedere Auschwitz oggi e coglierne il significato, le implicazioni e le complessità non può prescindere da una prospettiva che non si limiti alla memoria nazionale, ma sappia allargare lo sguardo a una dimensione più ampia. Guardare alla storia delle persecuzioni e degli stermini della seconda guerra mondiale significa costruire la consapevolezza che i processi che ne furono alla base sono parte di un passato comune, così come lo sono le conseguenze sociali, politiche, culturali che quella storia ha portato».

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Concludono gli estensori del comunicato: «Troviamo ingiustificabile e un atto molto grave il mancato contributo da parte dell’amministrazione comunale di Predappio a questo importante progetto, che aiuta i giovani o conoscere la storia in modo critico».

Risponde il sindaco Roberto Canali: «Non siamo contrari al Treno della Memoria o al far conoscere i campi di sterminio nazisti, fra cui Auschwitz, ma al fatto che questo treno vada in un’unica direzione, cioè solo verso Auschwitz. Quando i Treni della Memoria andranno in tutte le direzioni e si fermeranno anche presso altri luoghi di oppressione del Novecento, come per esempio il Muro di Berlino o le Foibe, allora la nostra amministrazione contribuirà all’iniziativa. Infatti, la storia va conosciuta tutta e non solo quella di parte». Conclude il primo cittadino: «La conoscenza della storia di parte non può essere finanziata con i soldi pubblici».