UGO BENTIVOGLI
Cronaca

Addio a Massimo Santarelli, pilota e appassionato di Ducati

Stroncato da una malattia a 67 anni il pilota del Ronco che trascorse una vita in sella alla ’rossa’ di Borgo Panigale. Lunedì i funerali

Massimo Santarelli in una recente immagine

Massimo Santarelli in una recente immagine

Forlì, 1 giugno 2024 – Ha lasciato un ricordo indelebile in quanti l’hanno conosciuto e apprezzato. La battuta sempre pronta, la grande passione per la buona cucina ma, soprattutto, per le moto che ne ha caratterizzato tutta la vita, in pista o nei circuiti cittadini.

Una grande passione di famiglia quella di Massimo Santarelli, ereditata dal padre Bruno, tecnico della Ducati, e dallo zio Giancarlo, anche lui pilota che aveva corso soprattutto negli anni Sessanta. Classe ’56 – avrebbe compiuto 68 anni il 18 novembre – Massimo Santarelli, residente al Ronco, si è spento dopo una malattia che lo ha tolto dalla sua amata Ducati troppo presto: sino a poco più di un mese fa girava ancora con la sua Panigale V4 R che aveva in società con amico, la stessa che gareggia nel Mondiale delle derivate di serie.

Er a stato un valido pilota, tra la metà degli anni Settanta e gli Ottanta; un amore per le due ruote che lo aveva portato anche a diplomarsi all’Iti di Forlì, in meccanica. Aveva gareggiato nel trofeo Magnani Ducati e nel Trofeo monomarca Laverda, tra il ’78 e i primi Ottanta, con la 500 della marca veneta. Ottimi risultati per lui in gare nazionali; poi la solita passionaccia per le moto lo ha portato anche ad essere istruttore Ducati in pista, soprattutto per i nuovi clienti. Da sempre si dedicava ai viaggi in moto, passione che condivideva con un amico da tanti lustri, l’architetto Loris Camprini, autore dei libri "Un milione di km in moto" e del suo seguito: "Molti di questi chilometri li ho percorsi con Massimo e per me è un dolore infinito che non sia più in moto con noi".

Massimo Santarelli lascia la moglie Antonella e i figli Nicola e Filippo: era un imprenditore nel settore dell’abbigliamento, proseguendo l’attività della sua famiglia, che aveva un negozio a Pinarella. Al fratello Alberto diceva sempre, sorridendo, che gli sarebbe piaciuto essere sepolto nel cimitero di San Benedetto in Alpe, per sentire per sempre il rombo delle moto che scendevano e salivano dal Muraglione. L’ultimo saluto a Santarelli, che riposerà nel cimitero del Ronco, verrà dato lunedì alle 15.30 alla chiesa della Regina Pacis.