
L'ex Orbat (Foto Fantini)
Forlimpopoli (Forlì), 19 agosto 2018 - Sorgerà nella zona dell’ex Orbat, fra la stazione ferroviaria e la torre ottagonale, il nuovo edificio che ospiterà l’istituto alberghiero Artusi di Forlimpopoli. "Ho già firmato l’accordo con la Provincia – spiega il sindaco Mauro Grandini – nel quale il Comune si impegna a fornire il terreno già urbanizzato".
Sarà compito dei tecnici provinciali definire il progetto e dare il via ai lavori per un edificio scolastico moderno e funzionale. "Il costo dell’opera finita – continua – si dovrebbe aggirare sui 10 milioni. L’istituto necessita non solo di aule, ma soprattutto di laboratori di cucina, bar, sala, reception dove poter formare al meglio le future generazioni che operano nei ristoranti e nel settore dell’accoglienza turistica".
Il Comune sta trattando in questi giorni l’acquisizione dell’area dove far sorgere la scuola, per poter ottemperare il prima possibile all’accordo con la Provincia. "Se tutto va bene i lavori – spiega Grandini – potrebbero iniziare con il primo stralcio nel 2020, i fondi sono già stati individuati e assegnati, si tratta dei fondi della Banca Europea degli Investimenti e destinati dalla Regione e dalla Provincia alle scuole del territorio".
Su quanti stralci di lavori debbano essere eseguiti e sulla fine, però, il sindaco non si sbilancia. "Siamo alla fase iniziale – spiega – probabilmente dovremo trovare anche altre fonti di finanziamento, quindi è un po’ presto per dare una data nella quale gli alunni entreranno nelle aule. È possibile che per un certo periodo di tempo alcune classi possano accedere già alla nuova struttura, mentre altre continuino a frequentare la vecchia, ma di certo non prima del 2022".
Per questo motivo la Provincia sta continuando a sistemare anche la sede attuale dell’istituto, che negli ultimi anni è stato scelto da un sempre maggiore numero di studenti (203 sono i primini di quest’anno) provenienti da un territorio molto ampio che supera i confini della provincia. "La necessità di un nuovo edificio – conclude il sindaco – deriva dalla mancanza di spazi adeguati nella sede attuale, le vecchie scuole magistrali, a cui abbiamo aggiunto, come Comune, anche parte delle vecchie scuole medie, ma si tratta di spazi insufficienti e non adeguati ad esprimere al meglio le potenzialità dell’alberghiero".