MATTEO BONDI
Cronaca

Tassa sui rifiuti, Alea scova 260 evasori totali e invia 500 lettere per recupero crediti

Alea Ambiente avvia il recupero crediti con 500 lettere agli evasori totali, grazie alla convenzione con il Comune di Forlì.

Alea Ambiente avvia il recupero crediti con 500 lettere agli evasori totali, grazie alla convenzione con il Comune di Forlì.

Alea Ambiente avvia il recupero crediti con 500 lettere agli evasori totali, grazie alla convenzione con il Comune di Forlì.

Forlì, 20 dicembre 2024 – Partono oggi da Alea Ambiente 500 lettere, indirizzate ad altrettanti cittadini o aziende, che fino a ieri risultavano completamente sconosciute al servizio di gestione dei rifiuti, in pratica, i cosiddetti "evasori totali".

All’interno della missiva vi è l’attivazione del servizio, il totale di quanto avrebbero speso assommando i 5 anni pregressi e una sanzione di circa 100 euro. Il fatto che Alea possa inviare queste lettere agli evasori è una diretta conseguenza dell’adozione, da parte del Comune di Forlì, di una determina che prevede la convenzione con Alea per il recupero delle somme dovute e non riscosse. Oltre agli evasori vi sono anche coloro che usufruiscono del servizio di raccolta dei rifiuti, quindi gli viene regolarmente notificata la bolletta, ma che poi non la pagano e ne pagano solo una parte: gli insoluti.

L’ammontare degli insoluti, aggiornati all’ultimo bilancio, è di 12 milioni di euro. "Si tratta della cifra derivante dalla somma di tutti gli anni di attività di Alea – spiega il direttore, Gianluca Tapparini –, che è pari al 6% del fatturato annuo, al di sotto quindi della media nazionale che si aggira sul 7%". Nei confronti di queste utenze si procederà quindi con l’invio di solleciti, attivando poi le procedure di riscossione. "Sono procedure già attivate per i primi anni di attività – continua il direttore –, quindi, per anni come il 2019, la percentuale di insoluto si aggira sul 4%". È lo stesso Tapparini a spiegare che si tratta di una percentuale quasi fisiologica di soldi che non verranno mai riscossi tra aziende che sono fallite e hanno chiuso, persone che sono decedute, trasferimenti all’estero. In un anno sono circa 3mila le utenze che non procedono con il pagamento di quanto dovuto.

La ricerca degli evasori totali, invece, è affidata all’incrocio di varie banche dati: un lavoro iniziato nel 2023 che ha portato a scovare 268 utenze completamente sconosciute nel 2023, 262 nel 2024. "Un dato che va ad incidere sul corretto conferimento dei rifiuti – spiega il direttore – considerando che queste persone, o anche aziende, non erano dotate di contenitori, non rispettando poi il calendario di svuotamento".

Va da sé che i rifiuti da qualche parte andavano a finire e, nella migliore delle ipotesi, venivano portati nei bidoni stradali ai confini dell’area di competenza di Alea, nella peggiore venivano abbandonati in strada o nei fossi. La determina del Comune di Forlì è l’ultima approvata da tutti i 13 comuni soci di Alea che, appunto da oggi, ha il compito di riscuotere sia verso i morosi che verso gli evasori. Il consiglio comunale ha votato il punto all’ordine del giorno all’unanimità.