Atteso il grande pubblico nei teatri riqualificati

La nuova stagione teatrale a Forlì si apre in spazi modernizzati, grazie a lavori di miglioramento al teatro principale e al teatro Piccolo. Il pubblico entusiasta accoglie una programmazione variegata con grandi nomi dello spettacolo in arrivo.

Atteso il grande pubblico nei teatri riqualificati

La nuova stagione teatrale a Forlì si apre in spazi modernizzati, grazie a lavori di miglioramento al teatro principale e al teatro Piccolo. Il pubblico entusiasta accoglie una programmazione variegata con grandi nomi dello spettacolo in arrivo.

La nuova stagione teatrale sta per cominciare e lo farà in spazi sempre più moderni, forte del seguito di pubblico degli ultimi anni, una vera e propria ripartenza dopo le ristrettezze della pandemia. Sono stati portati a termine la scorsa primavera, infatti, diversi lavori che hanno migliorato la godibilità del principale teatro cittadino, il ‘Diego Fabbri’. Nello specifico è stato potenziato l’impianto di riscaldamento e raffreddamento, si è proceduto a un processo di efficientamento energetico e sono stati sistemati dei pannelli che hanno migliorato l’acustica. Anche al teatro ‘Piccolo’ di via Cerchia, gestito sempre da Accademia Perduta/Romagna Teatri che qui ha realizzato una fucina per gli spettacoli autoprodotti, sono stati ultimamente completati alcuni lavori di riqualificazione degli spazi interni e della facciata, procedendo anche al posizionamento di nuovi arredi più moderni.

Accorgimenti già apprezzati dal vastissimo pubblico forlivese che ogni anno fa registrare il record di sold out e che si appresta a ospitare grandi nomi dello mondo dello spettacolo. Al Fabbri gli spettacoli saranno 30, divisi in prosa, moderno, comico, family e danza: calcheranno il palco, tra gli altri, artisti come Alessandro Haber, Giampiero Ingrassia e Gianluca Guidi, Vanessa Incontrada (nella foto), Flavio Insinna, Luca Bizzarri, Drusilla Foer, Ale e Franz. Al Piccolo, invece, largo alle produzioni di contemporaneo: in programma ce ne sono sei e altri sette, dedicati alle favole, saranno riservati alle scuole. Ora non rimane che attendere che si alzi il sipario.