
Ha coinvolto anche il territorio della provincia di Forlì-Cesena il lavoro della Guardia Costiera dell’Emilia Romagna, impegnata nel 2024 nella...
Ha coinvolto anche il territorio della provincia di Forlì-Cesena il lavoro della Guardia Costiera dell’Emilia Romagna, impegnata nel 2024 nella tutela della filiera ittica e delle risorse marine, un settore fondamentale per l’ambiente, la sicurezza alimentare e l’economia.
Si sono intensificate le attività di controllo e prevenzione volte a garantire trasparenza e tracciabilità lungo tutta la filiera ittica, contrastando la pesca illegale e la vendita di prodotti ittici non conformi, fenomeni che rappresentano un rischio per l’ecosistema marino e la tutela dei consumatori, oltre a danneggiare la concorrenza leale tra gli operatori del settore.
Durante le festività natalizie, quando la domanda di prodotti ittici raggiunge il suo picco, è stata condotta l’operazione complessa denominata "E-Fishing". Questa attività, svoltasi tra il 5 dicembre e il 6 gennaio, ha avuto l’obiettivo di contrastare le attività illecite e assicurare che il pescato immesso sul mercato fosse sicuro, conforme e tracciabile.
L’Ufficio circondariale marittimo di Cesenatico, comandato dal tenente di vascello Francesco Marzolla, ha denunciato un ristoratore asiatico di Forlì, che di fronte all’autorità giudiziaria dovrà rispondere per il reato di cattivo stato di conservazione di una partita di pesce, che aveva manipolato senza rispettare la catena del freddo.
Nella rete è finita anche un pescheria di Forlì, per violazione delle disposizioni in materia di etichettatura e tracciabilità di alcuni prodotti, con il sequestro di circa 10 chilogrammi di pesce, che è stato smaltito in discarica secondo le procedure di legge.
Giacomo Mascellani