Cinque associazioni culturali:: "Meglio i progetti o gli eventi spot?"

Domande ai candidati. Da Helg (Pd) e Scirri (Avs) nuovi attacchi alla giunta

Cinque associazioni culturali:: "Meglio i progetti o gli eventi spot?"

Cinque associazioni culturali:: "Meglio i progetti o gli eventi spot?"

Quale sarà il futuro della culturacittadina? A porre questa e altre domande ai candidati sindaci sono cinque realtà culturali forlivesi: Area Sismica, Città di Ebla, Spazi Indecisi, Sunset, Tiresia Media.

Tra i temi più caldi ci sono la prospettiva rispetto alla relazione tra centro storico e cultura ("Pensate che la cultura possa essere un modo per tornare a partecipare in via continuativa la vita del centro storico?"), ma anche la quantità di fondi da destinare alla cultura. Gli operatori chiedono anche: "Credete che il Comune debba continuare a essere un organizzatore di eventi, oltre che un facilitatore delle dinamiche culturali già presenti? Qual è la vostra posizione sulla commistione e collaborazione tra pubblico e privato, in termini di impresa culturale?", e ancora: "qual è, nel concreto, la vostra idea rispetto ai cosiddetti contenitori culturali?". La sintesi è nell’ultima domanda: "Quanto vi interessa una gestione delle politiche culturali che non si esaurisca nel singolo evento spot e investa su professionalità e percorsi di lunga prospettiva?".

Parla di cultura anche la nota firmata dal candidato per il Pd Riccardo Helg che parte citando l’assessore Valerio Melandri, il quale nei giorni scorsi ha affermato che "Cinque anni fa tutti i musei erano chiusi, la Rocca era abbandonata da oltre 10 anni, non c’era nessuna iniziativa culturale degna di questo nome".

"Alterare la verità – le parole di Helg – non fa bene a nessuno e questa affermazione offende chi per tanti anni ha lavorato con entusiasmo, per creare occasioni di cultura". Helg a questo punto passa a elencare i progetti realizzati dal Comune dal 2009 al 2019 tra i quali "iniziative nel parco di Villa Saffi, percorsi didattici nella Rocca di Ravaldino, spettacoli estivi nella corte, iniziative che portarono al restauro dell’ex Gil in vista del Museo della Ginnastica, per il quale il Comune aveva vinto un concorso ministeriale con un premio di due milioni di euro (poi utilizzati per il restauro dell’abside e dei Mosaici del Volo), poi ancora gli interventi dedicati al teatro alla poesia, alla pittura, alla storia, spesso in collaborazione con le scuole". Helg chiosa:"Melandri non può pensare che una comunità inerte lo abbia aspettato per combinare qualcosa degno del nome di iniziativa culturale".

Un ulteriore attacco alla giunta arriva da Diana Scirri e Maria Grazia Creta, preoccupate per il futuro di un’opera collocata all’interno della scuola Maroncelli (foto) che verrà presto demolita: "Nell’edificio – spiegano – dovrebbe essere collocata una scultura in alluminio e legno di Osvaldo Calò, un famoso scultore che realizzò l’opera nel nel 1972 nell’ambito di un concorso indetto dal Comune di Forlì". Scirri e Creta, poi, pungono: "Poiché si tratta di un bene pubblico di grande valore sia artistico che economico vorremmo sapere che fine ha fatto, se hanno pensato a dove collocarla o se qualche esperto d’arte del Comune non l’abbia rifilata a qualche rottamaio".