
Confartigianato esprime timori per l’export emiliano-romagnolo dopo l’insediamento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump (nella foto), con il rischio...
Confartigianato esprime timori per l’export emiliano-romagnolo dopo l’insediamento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump (nella foto), con il rischio dell’inasprimento della guerra commerciale con la Cina, che si potrebbe estendere all’Ue rallentando la ripresa del commercio internazionale e penalizzando le esportazioni verso gli Usa, primo mercato dell’export made in Emilia-Romagna.
"Per la prima volta, l’export regionale verso gli Usa ha superato quello verso il mercato tedesco, in affanno – afferma Confartigianato –, con un valore delle esportazioni oltreoceano di 10,8 miliardi di euro nel 2024". Le stime del National board of trade Sweden, l’agenzia governativa svedese per il commercio internazionale, spiegano che un’applicazione di dazi addizionali tra il 10% e il 20% sulle importazioni degli Usa causerebbe un calo dell’export totale dell’Italia verso gli Stati Uniti rispettivamente, del -4,3% e del -16,8%.
Confartigianato Forlì esprime preoccupazione "per una politica commerciale aggressiva di Trump che potrebbe avere ripercussioni gravi sullo scambio commerciale. La nostra è la seconda maggior regione esportatrice negli Usa dopo la Lombardia (13.510 milioni di euro, il 20,5% del totale nazionale)".
Nonostante la difficile fase di tensioni geopolitiche che ritardano la ripresa del commercio internazionale, nei primi nove mesi del 2024 le vendite emiliano-romagnole sul mercato Usa sono cresciute del 4,9%, rispetto al -1,9% dello stesso periodo del 2023. "A livello provinciale – prosegue Confartigianato – le esportazioni manifatturiere verso gli Usa crescono a Parma (+27,5% nei primi nove mesi del 2024) e Modena (+7,9%), mentre la Romagna segna percentuali in rosso a Rimini (-15,5%), Forlì-Cesena (-9,4%) e Ravenna (-5,3%). Il timore è che il trend negativo si aggravi, estendendosi agli altri settori".
g. b.