Forlì, Covid tra gli anziani: tutti contagiati. Due focolai

Secondo il report dell’Ausl, i nuovi casi sono 180 in una settimana: +21% In una piccola casa di riposo di Forlì colpiti tutti e 9 gli anziani ospiti

Un sanitario pronto per la profilassi (foto di repertorio)

Un sanitario pronto per la profilassi (foto di repertorio)

Forlì, 4 novembre 2021 - Sono due i focolai in strutture residenziali socio-sanitarie o socio-assistenziali, dove le terze dosi sono state un migliaio finora: questo l’esito del report settimanale dell’Ausl. Un focolaio riguarda una piccola casa famiglia per anziani di Forlì, in cui tutti e 9 i residenti si sono contagiati: 8 sono ricoverati presso i Girasoli di Predappio, in un apposito reparto per anziani positivi. Una donna, che non aveva completato il ciclo vaccinale, è invece in ospedale.

Nel Forlivese i contagi sono cresciuti, da 148 a 180 negli ultimi sette giorni (+21%). Ieri, poi, i nuovi casi in provincia sono stati 31, di cui 15 nel Forlivese. Il territorio Ravennate con 46 casi primeggia in regione insieme a Bologna (30 invece nel Riminese). Restano quattro i pazienti ricoverati in Terapia intensiva al Morgagni-Pierantoni di Forlì. Dal 25 al 31 ottobre in Romagna sono stati registrati 903 nuovi contagi, con un aumento in tutti i territori ad eccezione di Ravenna (scesa da 362 a 269 casi).

Guardando anche al bicchiere mezzo pieno, stando al bollettino dell’Ausl Romagna relativo al periodo 25-31 ottobre, non ci sono più classi in quarantena (erano dieci una settimana fa). Numero confortante, visto che il Ravennate, Riminese e Cesenate hanno 9 classi ciascuno costrette a casa. Sono però 36 i nuovi casi, 14 dei quali nella fascia 6-10 anni (tasso di positività del 3,6%); altri 11 si registrano nella fascia 11-13 anni (positività al 3,4%). Quattro sono gli studenti tra i 14 e i 18 anni risultati positivi al tampone molecolare (positività pari all’1,7%).

Stando al report, l’84% di chi vive a Forlì e nei comuni limitrofi ha ricevuto almeno una dose di vaccino o dose unica. Nella fascia d’età 12-19 anni la percentuale, stabile, è del 72%. Se andiamo a vedere chi ha completato il ciclo vaccinale, il Forlivese è all’83%, il dato più alto in Romagna (Cesena e Ravenna sono appena sotto, con l’82%; male il Riminese, col 75%). La fascia che ha il valore più basso è ancora quella 12-19 anni col 70%. A Forlì-Cesena nei centri vaccinali sono state somministrate 12.591 terze dosi; i medici di medicina generale hanno fatto la loro parte, in questa campagna, con 26.496 iniezioni: è il valore più alto in Romagna.

In Romagna il rischio di contrarre il virus per i non vaccinati è 3 volte maggiore rispetto ai vaccinati e 5 volte maggiore di essere ricoverati. "Questi dati elaborati e ricavati da analisi di più lungo periodo, descrivono bene nero su bianco di cosa stiamo parlando", spiega il direttore sanitario dell’Ausl Romagna, Mattia Altini, prendendo spunto da un recente monitoraggio sul Covid. Il problema l’azienda sanitaria ce l’ha in casa, perché al 2 novembre risultano sospesi 219 suoi dipendenti: 15 dirigenti, 181 di comparti vari e 23 convenzionati. Il dato preoccupante è che la settimana precedente erano 202, quella prima 185. Altini rivolge "un invito preciso ai sanitari, che hanno toccato con mano le conseguenze peggiori che il virus comporta".