Delocalizzare in India? Timori non confermati

L'assemblea sindacale allo stabilimento Bonfiglioli di Forlì esprime preoccupazione per possibili spostamenti di produzione in India, chiedendo garanzie per il futuro e la crescita occupazionale. La proprietà nega le informazioni.

Delocalizzare in India? Timori non confermati

Delocalizzare in India? Timori non confermati

Nella giornata di martedì 26 marzo si sono svolte le assemblee sindacali dello stabilimento Bonfiglioli di Forlì, dove si è discusso circa le voci sempre più insistenti inerenti lo spostamento di produzioni lavorate nello stabilimento in India. Al termine degli incontri i lavoratori hanno votato a larga maggioranza con soli sei astenuti e nessun contrario un ordine del giorno nel quale si esprime "preoccupazione rispetto al futuro e alle prospettive dello stabilimento. Negli ultimi mesi sono sempre più insistenti le informazioni circa lo spostamento di pezzi di produzione in India, a partire dai riduttori Jcb per l’area movimento terra".

Nel corso delle assemblee è emersa anche la possibile realizzazione in India di riduttori per i mercati inglesi e tedeschi, "in barba al principio del ‘local to local’ da sempre caro alla Bonfiglioli – fanno sapere i sindacati –. Così come lo spostamento di prodotti per importanti storici clienti e un percorso di investimenti da allocare nello stabilimento indiano di Bonfiglioli, volto alle stesse produzioni che oggi insistono su Forlì".

Dalla proprietà dell’azienda puntualizzano, invece, che non hanno riscontri in merito a queste informazioni. "I lavoratori – spiegano Riccardo Zoli della Fim, Fabio Torelli, Fiom e Luca Francia, Uilm – chiedono garanzie sui progetti di rilancio, volti a ridare slancio allo stabilimento, continuità alle sue produzioni e crescita occupazionale. Ci auguriamo venga definito al più presto un incontro volto a dissipare le incertezze che percepiamo in questo questo momento, per escludere qualsiasi percorso di delocalizzazione e garantire il futuro ai dipendenti di Forlì".

g.bo.