Giudizio positivo di Legacoop Romagna sulla nomina del nuovo commissario alla ricostruzione post alluvione, l’ex capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Legacoop condivide la valutazione positiva fatta dal Presidente della Regione, Michele de Pascale, sulle qualità dell’ingegner Curcio, "nonché l’auspicio di un cambio di passo nell’azione e nell’impostazione della struttura commissariale, sulla necessità che la struttura ‘viva’ di più il territorio". Legacoop auspica inoltre "che al nuovo commissario vengano forniti strumenti e norme adeguate per garantire la massima operatività".
Sulla stessa lunghezza d’onda Cia Emilia Romagna, che condivide con il presidente della Regione de Pascale la nomina di una figura tecnica che andrà sostituire il Generale Figliuolo, il cui mandato si è concluso. "Si tratta di un nuovo approccio che consentirà di dare una accelerata ai rallentamenti delle procedure in corso per gli indennizzi ad imprese e produttori profondamente colpiti dalle alluvioni del 2023 e 2024 – sottolinea la Cia – . Le competenze del neo Commissario sono solide, oltre ad aver già lavorato nella nostra regione nei momenti di criticità. Riteniamo che conosca il territorio e le maestranze che operano in questa regione".
A Curcio non mancherà di certo il lavoro, come sottolinea Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini: "E’ un 2025 che parte con tante incertezze e poche conferme per le imprese agricole romagnole, che portano ancora i segni delle ripetute alluvioni. Finalmente è arrivato dall’Unione Europea il via libera allo sgravio del 68% dei contributi dovuti all’Inps e all’Inail per i dipendenti a favore dei datori di lavoro agricoli dei territori alluvionati nel 2023, un esonero contributivo per cui l’organizzazione si era impegnata a fondo".
La speranza è che con Curcio cambino le cose, anche se, come ammette Confagricoltura stessa, il suo potere, nella questione specifica, è relativo. "Confidiamo che ci sia un’accelerazione anche per gli indennizzi al settore primario, anche se le partite più rilevanti per il nostro mondo non sono gestite direttamente dalla struttura commissariale ma sono state demandate ad AgriCat, all’Agenzia per le erogazioni in agricoltura e alla Regione Emilia-Romagna. Le erogazioni di AgriCat, sia per l’alluvione che per le altre avversità catastrofali del 2023, sono state sospese dopo che sono emersi errori commessi da AgriCat stesso nella valutazione dei danni: nonostante ci fossero i bollettini di campagna delle compagnie assicurative che certificavano i danni, AgriCat aveva rigettato le richieste. Noi ci siamo subito attivati per contestare questo modus operandi e AgriCat aveva comunicato di aver avviato ulteriori indagini: ma i tempi si sono dilatati e gli agricoltori restano ancora senza soldi".