REDAZIONE FORLÌ

Gli organizzatori: "Grazie al Comune, ma i fondi sono pochi"

Antolini, vicepresidente dell’associazione, ha sottolineato le difficoltà. Il vicesindaco Bongiorno: "Vi sosteniamo da sempre"

I promotori del festival insieme all’assessore comunale alla cultura Vincenzo Bongiorno

I promotori del festival insieme all’assessore comunale alla cultura Vincenzo Bongiorno

Nel corso della presentazione del festival ‘JazzAForlì – musica per libere menti’, Alberto Antolini, vicepresidente di Dai de jazz, ha sottolineato le difficoltà economiche riscontrate nell’allestimento degli eventi a tema jazz, genere musicale di nicchia alla cui promozione è dedita l’associazione, senza fini di lucro e composta da soci volontari.

La rassegna è sostenuta dai contributi del Comune di Forlì che, secondo Antolini sono "il lievito da aggiungere alla farina per creare un impasto gustoso e godibile a tutti". Il vicepresidente ha lamentato infatti la scarsità dell’apporto economico per il festival di quest’anno, che "arriva a coprire appena la prima serata del chitarrista statunitense Bill Frisell al Naima. Per il resto abbiamo dovuto battere altre porte e dovremo chiedere aiuto alle banche. Anche gli sponsor scarseggiano ogni anno di più".

Altri patrocini arrivano dalla Regione Emilia-Romagna e dal Ministero della Cultura, dal momento che l’organizzazione rientra nel Fondo unico per lo spettacolo (Fus), ma il supporto economico di questi enti pubblici è annuale, e spesso entro novembre i fondi predisposti sono già stati in larga parte utilizzati.

Il vicesindaco di Forlì e assessore alla cultura Vincenzo Bongiorno ha evidenziato il valore che il Comune da sempre riconosce al festival, prima con l’ex vicesindaco Valerio Melandri, e poi con il sostegno che l’attuale amministrazione continua a garantire: "Facciamo quello che possiamo, nonostante le numerose iniziative e pratiche burocratiche da affrontare. Mi piace guardare al bicchiere mezzo pieno: ci sono sicuramente dei margini di miglioramento, ma è un cammino da intraprendere insieme". Bongiorno si è detto orgoglioso delle decine di eventi culturali qualificati e qualificanti, animati da artisti di fama, che si tengono ogni anno a Forlì, e che la rendono "una città con una vivacità culturale da grande capitale". Il vicesindaco si pone per questo come sfida politica quella di costruire la reputazione della città agli occhi del resto d’Italia proprio su questa ricchezza, "in modo che questa vivacità ci possa sempre più caratterizzare". Antolini, Bongiorno e il presidente della Dai de jazz Mauro Picci hanno poi voluto sottolineare l’impegno del festival nel coinvolgere i giovani come Marco Marchini, sassofonista 18enne che ha vinto una borsa o per studiare a Boston e che sta organizzando una raccolta fondi per sostenere le spese nella città statunitense. Per coltivare la sua passione, l’Associazione gli ha chiesto di aprire la serata al San Luigi l’8 novembre.

s.v.