
L’ufficio requirente ha il 13% in meno di magistrati togati e il 27% di onorari. Davanti al collegiale il procedimento si chiude in soli 321 giorni.
Quale è lo stato della giustizia? A fare il quadro per l’intera Emilia Romagna è stato ieri nella sua relazione Giuseppe de Rosa, presidente della Corte di Appello di Bologna, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025. Cominciamo dagli uffici requirenti, che scontano una percentuale di carenza di organico dei magistrati togati del 13% e di magistrati onorari del 27%. Negli uffici giudicanti la scopertura dei togati è del 5%, che sale al 39% per gli ausiliari-onorari. Sono 25 i posti vacanti del personale amministrativo (76 in organico, 51 in servizio). Al 31 dicembre 2023 risultavano pendenti al Tribunale di Forlì 1.434 procedimenti, 979 davanti al giudice monocratico. I procedimenti penali pendenti in Procura al 31 dicembre 2023 sono 3.641, in larga parte (2.298) da modello 21, notizie di reato con autori noti. La durata media dei processi innanzi al giudice collegiale è in regione di 741 giorni dell’anno 2023/2024, con Forlì che brilla con soli 321 giorni.
Per i fascicoli inviati in Appello da parte dell’Ufficio Gip, i giorni intercorsi tra la data di proposizione dell’impugnazione e l’invio del fascicolo in appello è stato in media di 79 giorni (2 mesi e mezzo) che variano molto dai 231 giorni di Forlì (8 mesi) ai soli 32 giorni di Parma (1 mese). Per quanto concerne il Dibattimento, le sentenze impugnate sono 4.382, il tempo medio tra impugnazione ed invio in appello è pari mediamente a 89 giorni (3 mesi) che variano molto dai 282 giorni di Forlì (9 mesi) ai soli 24 giorni di Parma (meno di 1 mese). Il Registro Ignoti risulta in sofferenza in quanto la pendenza al 30 giugno 2024, a livello regionale, è aumentata del 6,7% passando da 27.402 procedimenti a 29.230. L’aumento è stato molto forte a Forlì (+415,1%) e Piacenza (+239,1%). Il peso dei decreti che dispongono il giudizio immediato (5,9%) varia moltissimo dall’11,4% di Reggio Emilia all’1,3% di Forlì. Il peso delle sentenze di non luogo a procedere/non doversi procedere (7,6% in regione) sfiora il 10% a Forlì ad appena il 3,2% di Rimini. Per quanto concerne i tempi medi ed i ranghi si può affermare che - complessivamente - la durata media di un procedimento presso gli Uffici Gip/Gup del distretto è pari a 239 giorni (8 mesi) che va dagli 88 giorni di Ferrara (appena 3 mesi), seguita da Rimini (120 giorni), Forlì e Parma (135 giorni), Piacenza (172) come sedi sotto la media. La durata delle archiviazioni (media 89 giorni) raggiunge il massimo a Ravenna (2042 giorni) e il minimo a Forlì (appena 9 giorni). La durata delle sentenze di patteggiamento (225 giorni di media) varia dai 489 giorni di Reggio Emilia ai 153 giorni di Forlì. Tenendo conto le diverse modalità, la sede che è stata più rapida è Forlì. Più contenuta di altri territori è stata la riduzione dei procedimenti davanti al giudice monocratico (-3,1%); la riduzione più consistente l’ha registrata Modena (-31,6%). In Corte d’Assise al 30 giugno 2024 c’era un solo processo pendente. In ambito civile al 30 novembre 2024 i fascicoli pendenti erano 928, contro i 1.667 dello scorso anno (-73,5%).