Incidente Pinarella, la moglie di Luca Rosaldi: "Senza di lui mi sento persa"

Simona Massi racconta la storia d’amore con il 39enne forlivese: "Dammi la forza, ti prego, per vincere questa sfida"

Incidente Pinarella, la moglie della vittima Luca Rosaldi: "Senza di lui mi sento persa"

Incidente Pinarella, la moglie della vittima Luca Rosaldi: "Senza di lui mi sento persa"

Forlì, 8 agosto 2022 - "Un grande Amore, con la A maiuscola". Sì, tra Simona e Luca fu "un colpo di fulmine". Una "splendida vita insieme", vissuta sentendosi trattata "come una principessa". A 24 ore dalla tragedia che ha diviso le loro vite, la moglie Simona Massi affida a Facebook i suoi pensieri. Un post pieno di luce, la stessa che brilla sui loro volti nelle foto che aggiunge a corredo: le teste e le guance che si sfiorano, un abbraccio, un bacio. Questo non può stupire chi li conosce: sui profili di entrambi, non ci sono mai foto di Luca Rosaldi da solo. Appare o in gruppo con i colleghi o stretto stretto a Simona, la moglie, come lui dipendente di PubliOne: lui graphic & web designer, lei impiegata amministrativa.

Luca è morto a soli 39 anni pochi minuti prima dell’una nella notte tra venerdì e sabato lungo via Bollana a Pinarella di Cervia: una turista bresciana di 23 anni (l’alcoltest ha riportato un valore doppio rispetto al limite di legge) si è scontrata frontalmente con la sua Mercedes contro una Fiat Panda, che si è ribaltata. Nella violenza di questa tragica piroetta sull’asfalto (sono morte due delle tre donne a bordo), la Panda ha travolto anche Luca con il suo scooter. Ma di tutto questo nelle parole di Simona non c’è traccia. Un’unica ombra: "Senza di te io sono persa", "dammi la forza, ti prego, per vincere questa sfida". Nessun riferimento al percorso che dovrà svolgere la giustizia, l’indagine, la giovane che per 24 ore è stata piantonata in ospedale con l’accusa di omicidio stradale. Piuttosto Simona riavvolge il nastro, racconta com’è nata e cresciuta la sua storia con Luca. Oggi non c’è spazio per altri pensieri.

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Era "il 15 novembre 2005". Simona ricorda tutto: "Entrai per la prima volta in quell’ufficio e ti vidi". Luca è stato il primo dipendente di PubliOne, Simona è arrivata poco dopo. "Già in quel momento avevo capito che qualcosa ci avrebbe legato per la vita. Poi l’8 dicembre 2006 è iniziata la nostra splendida vita insieme. Forse troppo perfetta per essere reale". Nel 2009 si sposano. "Una figlia spettacolare, la nostra casa costruita come volevamo". Nel padel, che li ha portati anche all’estero per i tornei (una delle foto è scattata a Valencia, in Spagna) erano "gli eterni secondi". La "passione comune" per questo sport li ha fatti "litigare in campo" ma ha anche regalato "tante soddisfazioni". Il padel diventa metafora della vita di coppia: "Non sei più il mio super socio di destra...". Insomma, "non ci sei più accanto a me". Luca era la "metà" di Simona. E adesso "è un angelo in cielo".

Simona si fa forza: "Non sono sola... mi hai lasciato tanti amici che ti volevano bene e che sicuramente aiuteranno me e Marty". Però la tragedia pesa: "Il mio grande amore non è più con me, io senza di te sono persa". "Dammi la forza, ti prego, per vincere questa sfida". La risposta, anche davanti alla tragedia più grande, forse, sta in un sentimento più forte di tutto: "Ti amerò per sempre".

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