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Irst sempre più internazionale. In Africa tra scienza e solidarietà

Tanti i progetti in Tanzania: a ottobre un convegno, ma anche la donazione di uno strumento e la formazione del personale. "Stiamo parlando anche di una scuola di specializzazione".

Irst sempre più internazionale. In Africa tra scienza e solidarietà

La Fondazione Vittorio Tison e lo Ior (Istituto Oncologico Romagnolo) continuano a sostenere la crescita, sulla scia del progetto iniziato dal professor Dino Amadori, nel 2018, del Bugando Medical Center (BMC) di Mwanza in Tanzania, e il rafforzamento della rete oncologica in Africa.

Mwanza è una città portuale affacciata sul Lago Vittoria, la seconda per importanza in Tanzania: proprio lì, ai primi di ottobre è in calendario la seconda edizione del congresso intitolato ‘Il controllo globale del cancro nel 21° secondo: un approccio multidisciplinare’, la cui organizzazione è in capo all’Irst Irccs di Meldola. La delegazione che si è recata in Tanzania era composta da Patrizia Serra, coordinatrice data manager dell’Unità Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche e referente del ‘Progetto Amadori Tison for Africa’, da Carla Masini, direttrice della Farmacia Oncologica e da Claudio Cerchione, ematologo dell’Istituto.

"La maggior parte dei relatori – spiega la dottoressa Serra – saranno espressione del territorio, così come molti medici che interverranno provengono dal Bugando, ma numerosi saranno anche i relatori dell’Irst". Allo staff di anatomia patologica del centro sarà consegnato anche un immunocoloratore, in grado di permettere una caratterizzazione dei tumori, che ne rendano possibile un trattamento più specifico. La dottoressa Masini ha inoltre visitato la nuova farmacia oncologica dove prosegue la formazione del personale locale sulla corretta gestione del farmaco di cui è referente.

"Un ulteriore momento di confronto – aggiunge Serra – è stato l’aggiornamento dello studio clinico che abbiamo in corso sul retinoblastoma, che prevede l’analisi di una parte di casistica retrospettiva e di un’altra prospettica, con la caratterizzazione che è condotta in Irst dal professor Lucio Crinò e dalla dottoressa Paola Ulivi". "Un altro progetto che aveva ipotizzato il professor Amadori era l’avvio di una scuola di specializzazione in oncologia, della quale abbiamo iniziato a parlare – conclude – e che vedrà sicuramente il coinvolgimento di nostri professionisti, come lo stesso dottor Cerchione". Una serie di iniziative destinate a consolidare la presenza dell’istituto in un altro continente, con finalità scientifiche ma soprattutto benefiche.

o. b.