
La ’doppia tecnica’ dell’Irst: "Nuovo studio sul mieloma: a Meldola diagnosi più precise"
Uno studio multidisciplinare dell’Irst di Meldola conferma che la combinazione di due tecniche di diagnostica radiologica (Pet-Tc risonanza magnetica Whole Body) offre altissimi livelli di accuratezza nel rilevare le lesioni ossee causate dal mieloma multiplo. La nuova strategia permetterebbe una presa in carico tempestiva dei pazienti affetti da mieloma in prima diagnosi o recidivati.
I risultati sono stati presentati dalle strutture di Ematologia, Radiologia e Translational Hematology Unit al meeting di oncologia clinica Asco di Chicago, la più importante al mondo. Lo studio ha visto coinvolti 73 pazienti dell’Irst con diagnosi di mieloma di differente grado.
Spiega l’ematologo Irst, Claudio Cerchione, primo autore dello studio: "Grazie alle nostre strutture di Radiologia e Medicina Nucleare Diagnostica – spiega l’ematologo Claudio Cerchione – su ciascun paziente abbiamo eseguito sia la Risonanza Whole Body sia la Pet/Tc con il radiofarmaco Fdg".
"Il confronto tra i risultati – prosegue nella sua argomentazione l’ematologo Claudio Cerchione – ha mostrato una discordanza del 25%, con un più alto livello di accuratezza della Risonanza. Seppur preliminari, questi dati supportano la proposta d’integrazione delle due tecnologie così da poter definire con maggior precisione il livello di gravità della malattia e, così, migliorare la gestione delle cure".
"L’Ematologia Irst conferma il proprio ruolo di riferimento nel panorama scientifico. Grazie a un’èquipe altamente specializzata, a un approccio multidisciplinare e all’entusiasmo dei professionisti coordinati dal dottor Gerardo Musuraca – commenta Nicola Normanno, direttore scientifico di Irst – stiamo raggiungendo traguardi importanti per i nostri pazienti".
Lo studio è stato condotto all’Irst dagli ematologi Claudio Cerchione (coordinatore gruppo Mieloma Multiplo Cccrn Romagna), Delia Cangini, Michela Ceccolini, Davide Nappi, Sonia Ronconi, dai radiologi Alice Rossi e Andrea Prochowski Iamurri, dai biologi Matteo Marchesini e Giorgia Simonetti (Coordinatrice Translational Hematology), da Federica Matteucci (Direttrice Medicina nucleare Romagna), Gerardo Musuraca (direttore Ematologia Irst) e Giovanni Martinelli (Università di Bologna).