
Una delle tante immagini simbolo dell’alluvione del 2023: una frana sul nostro Appennino, dove si vivono ancora ore di apprensione. La Regione ha diramato per oggi l’allerta arancione
Il cielo è illividito all’ora del tramonto di ieri. Di arancione c’è solo l’allerta della Regione, per "criticità idraulica". Oggi dovrebbe essere peggio, dicono i tanti esperti di meteo. Così gli amministratori, in tutta la catena di comando, si premuniscono, con l’ufficialità dei comunicati: "Rischio idrogeologico, piene dei corsi d’acqua, temporali e fenomeni franosi per la giornata di mercoledì 18 settembre...", annuncia una nota del governo regionale, organo supremo territoriale.
Da 16 mesi in qua veder cadere la pioggia non dà più alcuna scossa lirica. La tragedia dell’alluvione del luttuoso maggio dell’anno scorso a Forlì è lì a un passo. Per migliaia di persone l’incubo è un vicino di cuore. Con annesse polemiche per chi da quella ferita non s’è più ripreso e ora teme di vedere solo spiccioli di risarcimenti e qualche residuo sentimento di vicinanza. Quando dalle 15 di ieri il cielo inizia a grondare come un forsennato – strade e tombini in sofferenza manifesta; via Bertini chiusa per pochi minuti; allagamenti nei piani interrati e in qualche piano terra a Forlimpopoli, zona viale della stazione, e a Panighina di Bertinoro – i sorvegliati speciali subito diventano i due fiumi che a tenaglia agguantano la città: il Ronco a sud il Montone dal versante opposto.
"A causa delle precipitazioni – riferisce la Regione – potranno innescarsi diffusi fenomeni franosi, ruscellamento lungo i versanti e innalzamenti dei livelli dei fiumi, con superamenti delle soglie 2 nei corsi d’acqua del settore orientale...". Il settore orientale è qui. Forlì, Cesena, Ravenna. L’epicentro dell’angosciosa sventura di 16 mesi fa. La "soglia 2" rimarcata dai tecnici regionali non dovrebbe essere nulla di preoccupante. Comunque per gli esperti c’è pure il rischio di frane. Cosa che non fa stare per niente tranquilli in collina. "Per seguire l’evoluzione del fenomeno il Cor, Centro operativo regionale, sarà attivo 24 ore su 24, in stretto contatto con sindaci e prefetture – prosegue la nota regionale –. Nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Bologna le piogge potranno assumere anche carattere di rovescio o temporale...". Insomma, l’allerta c’è, ma tutto per ora apparirebbe sotto controllo. Pure il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, tempera il possibile panico da maggio 2023: "Non ci sono situazioni di estrema preoccupazione". Intanto sono stati cancellati un paio di eventi previsti in città oggi: gli appuntamenti in centro nell’ambito della rassegna Forlì Summer e l’incontro della rassegna ’Storie di Forlì - Sagrato d’autore’ davanti alla chiesa del Carmine di corso Mazzini. Meglio non rischiare. La pioggia in città e dintorni, da 16 mesi in qua, è materiale da trattare con (estrema) cautela.
ma. bur.