"Le quantità sono scarse e i prezzi ancora alle stelle"

Migration

"Quest’anno il tartufo finora è scarso. Di conseguenza i prezzi stanno salendo alle stelle. Si va da 150 euro l’etto, per le palline più piccole, fino a mille o anche 3mila euro l’etto per delle belle palle più grosse e di qualità". Parola del giovane Matteo Facciani, il figlio di Marisa Morelli, la storica titolare e ambulante del negozio e rivendita di funghi e tartufi ‘Morelli’ di Santa Sofia, presente da decenni nelle sagre, che ha passato l’attività ai figli Matteo e Simona Facciani. Aggiunge Matteo: "La stagione dei tartufi è appena iniziata, ma in sordina. Noi stiamo comprando qualche pallina di 20-30- 50 grammi, al massimo 100". Secondo Facciani "i tartufai sperano nelle ultime piogge di questi giorni".

Aggiunge il rivenditore: "I cercatori storici e più esperti puntano a dopo metà ottobre, perché occorre tempo passate le piogge perché il tartufo cresca". Ma chi sono i nemici del tartufo? Tutti puntano il dito contro la siccità e l’eccessivo caldo estivo, tanto è vero che un antico proverbio recita: "Tartufo abbondante in mano, pioggia sui manipoli di grano", cioè deve piovere a fine giugno o primi di luglio. Ma alcuni sostengono anche che il peggiore nemico sia l’inquinamento atmosferico e l’abbandono delle coltivazioni in collina e montagna.

Conclude Facciani: "Una cosa sembra certa: anche la stagione del tartufo si è spostata più avanti di circa un mese, verso la fine di ottobre e gli inizi di novembre". Con questi prezzi e con questa scarsità del prodotto, anche il mercato del tartufo traballa, come l’euro e il dollaro in Borsa.

Quinto Cappelli