Nessun rischio preciso: "Ma ci saranno più controlli nelle aree considerate sensibili"

Dopo la strage di Mosca, il Comitato per l’ordine a la sicurezza della provincia di Forlì-Cesena s’è riunito ieri in prefettura "Va mantenuto alto il livello di attenzione e di protezione".

Nessun rischio preciso: "Ma ci saranno più controlli nelle aree considerate sensibili"

Nessun rischio preciso: "Ma ci saranno più controlli nelle aree considerate sensibili"

Il ’rischio attentati’ coinvolge l’intero territorio nazionale e su direttiva del ministero degli Interni s’è riunito ieri in prefettura, presieduto dal prefetto Rinaldo Argentieri, il ’Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica’, con la partecipazione del questore, dei comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, del vicesindaco di Forlì Mezzacapo e dei comandanti delle polizie locali di Forlì e Cesena.

Il Comitato ha preso atto che, "a seguito del grave attentato terroristico di venerdì scorso a Mosca e delle conseguenti direttive del Ministero dell’Interno", la prefettura ha "immediatamente disposto l’intensificazione delle misure di vigilanza ai luoghi caratterizzati da più intenso afflusso di persone, dalle località turistiche alle strutture della grande distribuzione commerciale, dall’aeroporto alle stazioni ferroviarie, ai luoghi di culto cattolici in occasione dei riti della Settimana Santa".

L’analisi del Comitato non ha comunque evidenziato, anche sulla scorta dei report ministeriali, "alcun elemento di rischio di attentati specificamente riguardante la provincia di Forlì-Cesena o criticità, tuttavia va mantenuto un elevato livello di attenzione e di protezione con riferimento ai luoghi e obiettivi indicati e a qualsiasi altro evento o situazione (ad esempio competizioni sportive, manifestazioni tradizional) che veda il concentrarsi numericamente significativo di persone".

Si sono pertanto "confermati gli attuali moduli d’intervento", basati sulla "stretta cooperazione tra forze di polizia e polizie locali, sul continuativo controllo del territorio con ulteriore attenzione per le aree più sensibili: stazioni ferroviarie, centri storici, quartieri anche periferici più interessati da fenomeni di microcriminalità, determinati pubblici esercizi".