
"Opere in tutte le vetrine sfitte"
Valentina Bertaccini, 46 anni, di Forlì, è insegnante di storia dell’arte. Si occupa anche di promuovere arte?
"Organizzo mostre alla torre di Oriolo dei Fichi, in passato mi sono anche occupata di restauro di quadri. Anche al cimitero monumentale ho ripulito e restaurato una stele di un allievo del Canova".
Forlì le sembra una città viva culturalmente?
"Una città che si sta dando tanto da fare, a partire dal San Domenico fino alla rocca di Ravaldino, che il sindaco ha appena aperto. Forlì sta diventando una realtà importante".
Quali idee ha per continuare questi percorsi?
"La rocca di Ravaldino è da implementare sicuramente, poi ci sono tanti progetti in atto da sviluppare. Io ho in mente un progetto fatto circa una decina di anni fa in corso Mazzini che mi piacerebbe riproporre".
Quale?
"Avevamo un’associazione d’arte e ci era data la possibilità di usare le vetrine sfitte, anche perché così i proprietari almeno prendevano qualcosa. Sarebbe da riproporre per andare a utilizzare tutte le vetrine vuote che ci sono. Sì potrebbe così dare la possibilità di allestire mostre, creare laboratori. Un po’ come è stato fatto in via Regnoli che è una via adesso dedicata all’arte. Sono esperienze da implementare".
Quale potrebbe essere il suo contributo?
"Anche per quanto ho fatto in passato, sarebbe utile andare a recuperare quanto esistente prima di andare a costruire cose nuove. Per esempio tutta l’architettura razionalista sarebbe da recuperare al meglio".
Ci sono altri luoghi da destinare alla cultura?
"Un altro importante contenitore che questa amministrazione sta promuovendo è quello della Ripa. Un luogo a cui sono legata essendo anche volontaria del Fai. Poi anche la Fabbrica delle Candele è stata molto valorizzata e lo sarà sempre di più. Naturalmente è sempre importante il collegamento con le scuole di ogni ordine e grado".
Matteo Bondi