
Angelica Sansavini, assessora al welfare
‘Progetto di Vita’, il piatto piange. "Risorse economiche in più, non ce ne sono. Andremo a rimodulare ciò che c’è. Poi daremo contezza al Ministero di dove ci si può stare, e dove no. Non sono convinta che servano risorse aggiuntive. Certo, con più soldi faremmo più cose, ma i servizi sono da rimodulare e quindi dobbiamo chiarire la situazione. Oggi facciamo con ciò che c’è, cioè 166mila euro per i tre distretti".
L’assessora Angelica Sansavini ha presentato ieri nella commissione consiliare dedicata al welfare il quadro della riforma, destinata a cambiare l’approccio alla disabilità, confermando purtroppo quanto già emerso a inizio anno. Da Roma non arriverà un euro. Forlì-Cesena è una delle nove province italiane scelte dal governo – la ministra con delega alla disabilità è Alessandra Locatelli –, per sperimentare ‘Progetto di Vita’, sistema che mette al centro le necessità e le aspettative dell’individuo, creando percorsi su misura.
"Da questi giorni, di fatto dopo il 4 febbraio, saremo pronti a ricevere le domande delle famiglie. Poi ci metteremo attorno a un tavolo per capire i bisogni della persona, che servizi ha avuto finora e se qualcosa va modificato". A Forlì "non partiamo da zero", perché servizi mirati sul singolo individuo sono già in essere. Si tratta però "di rimodulare il servizio". Con risorse economiche aggiuntive che però "non ci sono". Bisognerà fare dunque le nozze con i fichi secchi.
"Il servizio – puntualizza ancora Angelica Sansavini – partirà in via sperimentale, le cose andranno a regime nel 2026. Certo, se quest’anno potessimo iniziare con qualche sperimentazione... non dico 50 persone, mi piacerebbe, ma non sarà così... ne sarei contenta. Ripeto: dobbiamo tarare il sistema". Verosimilmente, dunque, ci si attende che la riforma al via coinvolga poche decine di disabili forlivesi.
Il Ministero invierà sul territorio un suo esperto per monitorare da vicino l’evolversi del progetto. "L’impegno preso con il ministro Locatelli è fornirle un report prima della fine dell’anno". Sansavini ha poi raccolto la sollecitazione del consigliere Albert Bentivogli, che ha chiesto di aggiungere ai quattro àmbiti sui quali ‘Progetto di Vita’ si basa quello della psicomotricità. "Un elemento troppo importante – ha detto il capogruppo leghista – per la crescita e lo sviluppo del disabile". "Sono d’accordo, lo solleciterò", la risposta di Sansavini.