LUCA BERTACCINI
Cronaca

Ridolfi, decolla la manutenzione degli aerei "Pronto qui un grande hangar per ripararli"

Intesa con la società Albatechnics: l’ ‘officina’ ospiterà Boeing 737 e Airbus 320. E questa può attrarre anche le compagnie

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di Luca Bertaccini

Si aggiunge un tassello da 2mila metri quadrati al quadro aeroportuale: la manutenzione. Ieri mattina il presidente di FA srl, Giuseppe Silvestrini e l’accountable manager di Albatechnics, Alessandro Fagotto, hanno firmato l’accordo di collaborazione tra le parti per la subconcessione, per 5 anni, di un hangar, per svolgere attività manutentive sugli aerei; ad occuparsene sarà Albatechnics, società che ha sede in Veneto. "La manutenzione riguarderà Boeing 737 o gli Airbus 320", spiega Fagotto, per il quale Forlì è un ritorno: si laureò qui in Ingegneria meccanica. L’intesa arriva a poche settimane da un’altra, quella che mette insieme FA, Fondazione Cassa dei Risparmi, Camera di Commercio e Università di Bologna.

Nel capannone all’interno del perimetro del Ridolfi verranno riparati sia gli aerei delle compagnie che, una volta riprese l’attività ordinaria, partiranno e atterreranno dal Ridolfi, sia i velivoli che i clienti vorranno portare in via Seganti. È naturalmente la prima la strada più facilmente percorribile, Covid permettendo. "La nostra idea – spiega il manager – è cercare un accordo con i vettori". La società guidata da Fagotto svolge attività di manutenzione, tra gli altri, negli scali di Venezia e Milano Malpensa. "Qualcosa è stato fatto anche a Forlì, prima dello stop dei voli per il virus", precisa.

L’edificio che utilizzerà Albatechnics è conosciuto come hangar Ferruzzi, dato che venne realizzata negli anni ‘70 per le esigenze della flotta aerea dell’allora colosso industriale. A gestire l’hangar, in passato, è stata l’Università di Bologna. I manutentori si metteranno al lavoro tra maggio e giugno, dopo l’ultima certificazione di Enac; si partirà con una base di 10-12 persone. Per riparare gli aerei, nello specifico quelle parti che possono essere scoperte solo se il velivolo è coperto da una struttura, l’hangar avrà bisogno di una parte mobile da aggiungere al fabbricato: "Parliamo di aerei con una coda alta 13 metri, e come vedete in questo hangar non ci stanno", ha riassunto Fagotto.

"Questa collaborazione con Albatechnics è un ulteriore passo avanti per far crescere il nostro aeroporto e il Polo Tecnologico Aeronautico, perché il nostro obiettivo e di farlo diventare tra i migliori d’Italia e d’Europa", sono state le parole di Silvestrini. Il presidente della società di gestione ha ringraziato il vicepresidente Ettore Sansavini, "che insieme a me ha deciso di puntare su questo aeroporto per rilanciarlo in ogni ambito". FA ha finora investito nel Ridolfi 18 milioni di euro. La speranza è che il Covid renda possibile la ripresa dei voli, così che gli imprenditori possano iniziare ad redditività dall’investimento fatto.

Il sindaco Gian Luca Zattini ha ribadito quale potrebbe essere il futuro dello scalo. "Fra 30 anni le merci non si sposteranno più con le persone, ma con droni e nuovi sistemi tecnologici". Ed è su questo versante che si svilupperà l’attività di ricerca del polo tecnologico aeronautico. Per il direttore generale Alessandro Sozzi, "quello che faremo con Albatechnics sarà prezioso per la formazione, ma anche un punto di attrattività per le nuove compagnie aeree".