Il gruppo consiliare del Pd torna sulla questione dei fondi destinati alla riqualificazione del Monastero della Ripa, dopo la polemica sollevata dai parlamentari dem sulla destinazione dei fondi raccolti dal Ministero della Cultura dopo l’alluvione del maggio 2023. Il dubbio, sollevato dal Partito Democratico, era che i fondi fossero stati destinati solo a Forlì perché per ‘affinità’ di colore politico tra la giunta mercuriale e il governo. "Le donazioni pubbliche richiedono sempre la massima chiarezza e trasparenza – scrivono in una nota i dem locali –, a maggior ragione quando si parla di interventi con finalità di solidarietà in risposta a catastrofi che interessano vasti territori provocando lesioni a tanti beni culturali". Sottolineando come, in questa vicenda, siano mancate "procedure di selezione" e "istruttorie pubbliche". "Non sappiamo se vi sia stata una call di evidenza pubblica per i beni di cui finanziare il ripristino – attaccano –. Il Governo ha dunque il dovere di fare chiarezza, per fugare il sospetto che l’unico criterio adottato sia stato quello dell’affinità politica rispetto ad una determinata amministrazione locale". Aggiungono come la giunta non abbia mai informato, né consiglio né città, sui contenuti esatti del progetto della Ripa. "Viene quindi da chiedersi se al Ministero sia stato illustrato un piano di recupero che Forlì non conosce – concludono –, o, ancora peggio, se le risorse del Governo siano state assegnate a prescindere dall’esistenza e dalla validità di un progetto".
CronacaRipa, i dubbi dei dem: "C’è un progetto?"