
Cani di ogni razza, età e temperamento al guinzaglio dei loro padroni
Alcune centinaia di cani che abbaiavano ininterrottamente, decine di gatti silenziosi e timorosi dentro le loro gabbiette e pochi altri animali da compagnia riempivano domenica pomeriggio piazza Garibaldi di Rocca San Casciano, in occasione della festa di Sant’Antonio abate, protettore degli animali.
In attesa dell’arrivo del parroco don Giovanni Amati e del cappellano don Rudy Viscarra, per la benedizione, non era facile per i padroni dei cani tenerli a bada, ma specialmente farli tacere, perché l’abbaiare a squarciagola era il loro modo di comunicare curiosità per tanti compagni delle razze e taglie più diverse, rabbia per essere al guinzaglio e contentezza per essere un gran folto ‘popolo a 4 zampe’ tutti in piazza contemporaneamente. Poi la benedizione del parroco, che ha girato a lungo in mezzo a cani da caccia e da compagnia, ha calmato l’abbaiare degli amici dell’uomo. "Ringrazio tutti – ha concluso Giorgio Zauli, presidente dell’Associazione Tradizioni Acquacheta – per aver partecipato così numerosi all’iniziativa che la nostra associazione ha iniziato 13 anni fa, per ritrovarci insieme una volta l’anno tutti in piazza con gli amici animali". L’Associazione Tradizioni Acquacheta gestisce a Rocca anche un Museo della civiltà contadina, e degli animali imbalsamati, visitato durante l’anno specialmente dalle scuole del territorio.
Da notare che quest’anno in piazza mancavano diversi animali presenti nelle edizioni precedenti. Lo stesso Zauli non aveva più il suo falco, "perché è volato via"; Miriam Daga non ha portato il vitellino e gli agnellini appena nati; Giovanni Camorani, il ‘Sant’Antonio del paese’, che ha sempre curato un popoloso cortile di animali nel pollaio del Fosso di Sant’Antonio, è stato visitato recentemente dal lupo che ha razziato galline, oche, anatre e perfino il gallo, si è salvato solo il pavone, volando in cima ad un albero. Quest’anno non c’era neppure Giuseppe Ferrini con i suoi cavalli a trainare una simpatica biga o una slitta artigianale con le ruote per la gioia dei bambini.
Quinto Cappelli