"Sara, un anno dopo. È come un funerale"

Oggi adorazione eucaristica e messa in suo nome: "Pregheremo perché il corpo venga ritrovato presto. Siamo certi che accadrà"

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La giornata in ricordo di Sara Pedri, scomparsa esattamente un anno fa in Trentino, dove lavorava, comincia oggi già alle 6 di mattina, con l’adorazione continuativa presso la chiesa di Villanova, in viale Bologna. Le preghiere di amici e parenti proseguiranno fino alle 18, esattamente le 12 ore durante le quali, il 4 marzo 2021, si tennero le prime ricerche sul lago di Santa Giustina: dall’alba fino al calare del sole. Quel giorno Sara uscì presto dalla sua casa di Cles: lo testimoniano le telecamere del paese. Sarebbe scomparsa nel nulla nei pressi del torrente Noce.

"La preghiera è speranza, muove energia – spiega la sorella Emanuela –. Attorno all’adorazione di Villanova c’è un gruppo, una forza collettiva: questo ci dà pace". Alle 18.30, poi, ci si sposterà nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, alla Cava. Qui sarà il vescovo Livio Corazza a celebrare la messa, al termine della quale sarà recitata la ‘preghiera dei figli in cielo’, la stessa che la famiglia pronuncia ogni quarto giorno del mese, durante la messa in memoria di Sara che viene celebrata mensilmente sin dalla sua scomparsa. "La giornata di oggi – spiega Emanuela – è come se fosse il suo funerale, è come se la riportassimo qui. Il vescovo Corazza ha pregato con la mamma, è stato molto accogliente. E ha sottolineato una coincidenza: oggi è anche il primo venerdì di Quaresima. Sara ha vissuto un personalissimo calvario. Siamo una famiglia religiosa, mia madre ha bisogno di pregare sua figlia". Già in occasione della festa della Madonna del Fuoco questo contatto tra la famiglia e il vescovo portò a posizionare sull’altare principale una foto di Sara, proprio sotto al quadro della patrona.

La sorella Emanuela spiega i sentimenti con cui la famiglia vivrà questa giornata: "La nostra prima speranza, la prima richiesta che formuleremo nella preghiera, sarà quella di trovare presto il corpo. Poi, perché il gesto di Sara porti il bene per altre persone". In questo, riecheggia una sottolineatura più volte pronunciata, a favore di tutte le vittime di mobbing sul posto di lavoro. "Infine, pregheremo per Sara stessa: la affidiamo a Maria e Gesù. La immaginiamo libera, leggera, luminosa".

Domenica è previsto un nuovo momento condiviso nel nome di Sara: a partire dalle 16 si terrà una cerimonia al parco urbano, dove avrà luogo la piantumazione dal forte valore simbolico di un acero della varietà ‘Liquidambar’ e verrà collocata una targa in memoria di Sara. Presenzieranno alla cerimonia l’assessore Rosaria Tassinari, il sindaco Gian Luca Zattini l’associazione Penelope con il suo presidente – nonché avvocato di famiglia – Nicodemo Gentile.

"Le ricerche di Sara riprenderanno appena sarà possibile. Il lago Santa Giustina è oggi profondo 50 metri, l’anno scorso erano 30. Quel livello, stando alle stime, potrà arrivare in aprile. Le condizioni delle ricerche sono molto difficili: se immergi un braccio, non riesci a vedere la tua mano, tanto è torbida l’acqua, ma sono certa che la troveremo – dice Emanuela –. C’è un tempo per tutto, ne sono convinta. Spero solo che non passerà troppo tempo. Fino ad allora l’albero e la targa che metteremo al parco saranno per noi il luogo dove ricordarla".