Turismo, vaccini anche per l’Appennino

Possono candidarsi anche gli operatori della montagna. "Sì, ci prenotiamo perché anche quassù c’è un boom di visitatori"

Migration

Da lunedì i lavoratori e gli operatori del comparto turistico dell’Emilia-Romagna si possono registrare sul sito della Regione (https:candidaturacovid.lepida.it) per aderire alla campagna di vaccinazione loro dedicata. Di primo acchito viene da pensare ai bagnini e ad altre figure legate alla riviera, ma non è così: l’opportunità riguarda anche l’Appennino. E arrivano già risposte positive.

Come funziona, innanzitutto? Gli operatori saranno contattati direttamente dalle Ausl e chiamati a fare la profilassi nei punti vaccinali. "L’obiettivo è realizzare mille vaccinazioni al giorno – hanno commentato gli assessori regionali alla salute e al turismo Raffaele Donini e Andrea Corsini – per raggiungere il più velocemente possibile gli addetti delle strutture ricettive, dalla Costa all’Appennino, dalle città d’arte agli altri itinerari. Quindi il personale degli alberghi, compreso il servizio di pulizia e gli animatori, ma anche delle strutture all’aria aperta come camping e villaggi turistici, degli impianti termali e dei parchi tematici". "Gli operatori candidati stanno già ricevendo sms", scriveva ieri mattina l’Ausl. Nel Forlivese, l’appuntamento è per giovedì e venerdì sera in via Punta di Ferro, dalle 19.30 in poi (ci sono 3mila dosi per tutta la Romagna). Alcuni addetti saranno però chiamati anche nel corso delle altre vaccinazioni.

"Nel giro di una settimana – assicura Massimo Casadei, responsabile di Atlantide, la cooperativa che gestisce i servizi turistici a Ridracoli e nell’alto Bidente – tutti e 15 i nostri operatori saranno vaccinati. Sono già prenotati, tutti hanno aderito consci del fatto che operiamo ormai giornalmente con l’avvio della stagione estiva a contatto con centinaia di persone che raggiungono la diga, l’ecomuseo, o si servono del battello elettrico, delle canoe e altro ancora. Sicurezza per noi e per i nostri ospiti".

Sulla stessa lunghezza d’onda la guida escursionistica Fabio Michelacci che opera soprattutto nei territori del Parco nazionale. "Mi sono già prenotato e, a giorni, farò il mio dovere vaccinandomi. Del resto stiamo assistendo a un vero e proprio boom dell’escursionismo, arrivano in tanti e anche se operiamo all’aria aperta è bene essere coperti dal vaccino. Si tratta anche di un gesto d’attenzione nei confronti dei clienti". Infine il noto albergatore Manuel Tassinari che gestisce insieme ai genitori l’Hotel Granduca di Campigna e, con la compagna, l’Hotel Centrale a Milano Marittima. "Non ho dubbio alcuno sulla necessità della vaccinazione e nei prossimi giorni mi prenoterò. Non possiamo assolutamente rischiare come operatori e per rispetto degli ospiti. Aggiungo, visto che faccio il pendolare dal mare ai monti e viceversa di non cullarci troppo sul boom turistico in montagna perché la concorrenza è tanta e si vince solo sulla qualità dei servizi che ancora latitano. Ora però pensiamo a vaccinarci".

Oscar Bandini