QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Unione dei Comuni: "Futuro da ripensare. Anche i vigili urbani"

I 14 sindaci denunciano "criticità oggettive difficilmente risolvibili. Polizia locale: presto un modello alternativo, non in capo all’ente".

Il presidente dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese, Francesco Tassinari, con il comandante dei vigili Daniele Giulianini

Il presidente dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese, Francesco Tassinari, con il comandante dei vigili Daniele Giulianini

"L’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese, così com’è attualmente configurata, presenta criticità oggettive che reputiamo ormai difficilmente risolvibili, se non attraverso un’iniziativa di radicale e complessiva riorganizzazione di servizi e ambiti territoriali". Lo sostengono in una nota congiunta i 14 sindaci dell’Unione, che formano la giunta dell’ente, prendendo atto delle difficoltà oggettive e strutturali, aumentate specialmente dopo l’uscita di Forlì dall’Unione nel 2022. Spiegano i sindaci dell’Unione, con sede a Predappio e presieduta da Francesco Tassinari, sindaco di Dovadola: "Abbiamo intenzione di avviare nei prossimi mesi un percorso politico e tecnico di rinnovamento, che non potrà prescindere dal confronto con i rispettivi consigli comunali e con consulenti del settore, ragionando insieme in maniera realistica e trasparente, nel rispetto dei dipendenti dell’ente e nell’interesse delle rispettive comunità".

Aggiungono ancora i primi cittadini: "Non possiamo permetterci che le complicazioni accumulatesi in questa Unione, così complessa per vastità e trascorsi, incidano negativamente sulla competitività locale e sulla qualità dei servizi erogati ai nostri cittadini. Al contrario riteniamo che questa ulteriore sfida debba essere urgentemente affrontata con responsabilità, per gestire il traghettamento verso nuove soluzioni definitive, strategiche e il più possibile condivise".

Poi entra in gioco una proposta molto sentita dagli amministrazioni, ma anche dai cittadini dei 14 Comuni: "È intenzione di tutti i sindaci considerare la concreta eventualità di ritirare dall’Unione la funzione di polizia locale nel più breve tempo possibile, valutando modelli alternativi di conduzione anche sinergici, ma decisamente più adeguati rispetto a quelli vigenti". Entro quali tempi? Rispondono i sindaci: "Dal prossimo autunno dovremo interpretare alcuni passaggi istituzionali molto delicati, in un periodo già complesso per svariati motivi, ma siamo fiduciosi che, coinvolgendo il territorio e tutti gli attori in campo, riusciremo a definire prospettive migliori per amministrare più efficacemente l’entroterra forlivese".

Il problema era stato già sollevato da vari sindaci e amministratori, in particolare durante l’ultima campagna elettorale per le comunali di giugno. Raffaele Montalti, candidato sindaco di Forlimpopoli per la lista civica ‘La nostra città’, aveva ipotizzato, in caso di vittoria, "l’uscita di Forlimpopoli dall’Unione e il ritorno alla gestione diretta della polizia locale". E il consiglio comunale di Civitella, ancor prima del voto che ha confermato il sindaco Claudio Milandri, aveva votato all’unanimità l’uscita dal Corpo unico di polizia locale dell’Unione. Anche il Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole ha votato l’uscita dall’Unione per quanto riguarda il servizio di polizia locale, preferendo la gestione unificata con Forlì.

Infine per Gessica Allegni, sindaco di Bertinoro "i problemi che sono noti e si sono determinati a causa dell’uscita di Forlì, sono di difficile soluzione se non si trova un’organizzazione alternativa all’esistente. Questa nota congiunta è una presa di responsabilità collettiva verso lavoratori, cittadini, comunità".