Uno sguardo al futuro. Come sarà la biblioteca di palazzo Romagnoli

Il sindaco Zattini ha pubblicato alcuni rendering dell’edificio al termine dei lavori: design moderno, nuovi servizi e spazi di incontro per tutta la cittadinanza .

Uno sguardo al futuro. Come sarà la biblioteca  di palazzo Romagnoli

Uno sguardo al futuro. Come sarà la biblioteca di palazzo Romagnoli

Le immagini pubblicate ieri mattina sulla sua pagina Facebook dal sindaco Gian Luca Zattini mostrano stanze abbellite da poltroncine colorate e scaffali dal design moderno, popolate da persone che sfogliano giornali o leggono libri. Le persone, così come tutto il resto, sono realizzate al pc, ma promettono di diventare presto realtà: si tratta, di fatto dei rendering che mostrano come diventerà la biblioteca Saffi una volta che sarà collocata a Palazzo Romagnoli.

L’operazione ‘risiko’ che il Comune sta portando avanti – non senza obiezioni – da diversi mesi è ormai nota: in vista del via ai prossimi stralci di lavori su Palazzo del Merenda (che dovrà essere pronto necessariamente entro 2026, come da tempistiche previste dal Pnrr), i libri della biblioteca saranno ospitati nelle sale di Palazzo Romagnoli, per poi essere risistemati nella loro sede originaria una volta terminati i lavori. Contestualmente sono già in corso le operazioni di spostamento dei dipinti della collezione Verzocchi che, da palazzo Romagnoli, troveranno sede definitiva in piazza Saffi, all’interno di palazzo Albertini; quest’ultimo, però, necessita di diversi lavori di ristrutturazione e adeguamento (già in atto) perciò nel frattempo i quadri saranno collocati nelle cellette attualmente libere del San Domenico. Palazzo Romagnoli rimarrà chiuso per qualche mese, ma dovrebbe riaprire già in settembre con il suo nuovo assetto: per qualche anno sarà la biblioteca della città.

Il post del sindaco presenta il Palazzo Romagnoli di domani come un luogo con "ambienti moderni, arredi confortevoli e di qualità, che offriranno nuovi servizi, spazi accoglienti di incontro e connessione tra i cittadini. Sarà un centro di aggregazione rivolto alle famiglie, agli studenti e alla cittadinanza intera. Palazzo Romagnoli – continua – manterrà la sua identità ma avrà una nuova veste e una nuova funzione, entrando nel cuore di chi deciderà di viverlo quotidianamente. Una nuova casa per la cultura di Forlì".

Le critiche mosse da alcuni forlivesi sono le stesse che si trovano tra i commenti: "Così però non si respirerà la storia del palazzo" e "ho paura che non ci andrà più nessuno". Il dado, però, è ormai tratto: per scoprire cosa uscirà non rimane che aspettare pochi mesi.

s. n.