Appennino Emilia Romagna: nidi gratis entro fine legislatura

Si lavora per lo sviluppo e la crescita delle aree montane, con interventi su vari fronti: dalla casa per le giovani coppie alla rigenerazione urbana, dal taglio Irap al bando imprese

Il Presidente della Regione Stefano Bonaccini con gli amministratori

Il Presidente della Regione Stefano Bonaccini con gli amministratori

Santa Sofia (FC), 13 luglio 2022 - Valore Appennino: la prima delle due giornate della Conferenza regionale ha come tema che fa da filo conduttore “Una montagna da vivere”. A distanza di tre anni da quella del 2019, la Regione vuole fare il punto sulle politiche per i territori appenninici insieme agli amministratori, le organizzazioni economiche e sociali, i cittadini che qui hanno scelto di vivere e lavorare.

E lo fa con due testimonial d’eccezione: il pluricampione olimpico Alberto Tomba e Barbara Milani, ex azzurra di Coppa del mondo e istruttrice nazionale di sci. 

Ben 750 milioni di euro sono i  finanziamenti attivati nel solo biennio 2020-21, metà delle risorse provengono da fondi regionali, il resto da fondi statali o europei. La Regione conferma e rilancia così il proprio impegno per la montagna, dove, in Emilia-Romagna, vive il 10% della popolazione, oltre 460mila persone, si contano 51mila aziende e unità produttive (11%) per 142mila occupati e i flussi turistici stanno ripartendo e già prima della pandemia crescevano più della media regionale.

Si lavora per una nuova stagione di crescita e sviluppo sostenibili, in grado di valorizzare le straordinarie potenzialità di queste aree e il protagonismo delle comunità locali. Tanti gli obiettivi da raggiungere: serve sostenere il lavoro e il sistema economico, rafforzare la rete dei servizi, dalla sanità alla scuola, favorire la transizione digitale e quella ecologica, garantendo la sicurezza idrogeologica.

Il secondo appuntamento sarà mercoledì 20 luglio a Tizzano Val Parma (PR).

L'impegno di Bonaccini per i nidi nei comuni montani

Il traguardo fissato oggi dal presidente Stefano Bonaccini, che passa da un patto in tal senso coi sindaci e i territori: nidi gratuiti nei comuni montani entro la fine della legislatura.

“Da settembre - spiega nel suo intervento oggi a Santa Sofia (FC) alla prima giornata della Conferenza regionale della montagna - arriverà un sostegno straordinario ai Comuni per abbattere le liste d'attesa dei nidi. E’ un intervento destinato a crescere nel tempo, perché da un lato vogliamo sia assicurato a tutte le bambine e i bambini di entrare nel sistema educativo e dall’altro a famiglie e genitori di conciliare i tempi di vita, poter fare figli, poter lavorare. E penso alle difficoltà che su questo incontrano soprattutto le donne. Vogliamo rendere questo servizio gratuito, in particolare per i redditi bassi e medi, perché per noi educazione e istruzione devono essere servizi universali, a carico della fiscalità generale, senza distinzione tra ricco e povero”.

“So bene che la maggioranza delle liste d'attesa si concentra nelle città - prosegue-, anche perché in montagna ci sono meno bambini, e attivare il servizio è molto costoso per i Comuni. Prendiamo allora un impegno insieme qui, oggi: garantiremo i fondi anche per l'attivazione dei nuovi posti e, al netto di ogni altro criterio di riparto, nessuna richiesta in montagna resterà inevasa. Dico quindi ai sindaci: attivate i servizi, attiviamo insieme i servizi, e noi li finanziamo. Se vogliamo portare qui giovani coppie serve anche questo. E anche a loro, alle giovani coppie, dico: restate qui o venite qui ad abitare e noi vi assicureremo i servizi per l'infanzia”.

L'Assessora: "Senza la montagna non c'è sviluppo di qualità per tutta la regione"

“Stiamo indirizzando verso il nostro Appennino risorse e progettualità davvero importanti, perché senza la montagna non è possibile uno sviluppo di qualità per tutta l’Emilia-Romagna - affermano il presidente Bonaccini e l’assessora regionale alla Montagna, Barbara Lori -. Lo stiamo facendo insieme ai Sindaci e alle comunità locali, per creare nuove opportunità di vita e di lavoro, riducendo le distanze tra centro e periferia. In linea con le indicazioni del Patto per il Lavoro e il Clima, per uno sviluppo che sia equilibrato e pienamente sostenibile da un punto di vista sociale, economico e ambientale. Per questo da subito abbiamo fatto della montagna una priorità della nostra azione di governo, che oggi confermiamo”.

Le misure per lo sviluppo della montagna

“Vogliamo infatti rafforzare misure come i contributi alle giovani coppie che decidono di vivere in montagna per acquistare o ristrutturare casa, e a breve uscirà il nuovo bando, il sostegno alle imprese e alle attività economiche, dopo il taglio Irap e i bandi per innovare i siti produttivi di questi anni, i fondi ai Comuni per la riqualificazione degli impianti sportivi, l’abbonamento gratuito per bus e treni regionali agli studenti fino ai 19 anni o il recente accordo con la Banca europea degli investimenti che mette a disposizione 300 milioni di euro per riqualificare gli alberghi dell’Emilia-Romagna, compresi quelli in Appennino. Oltre all’impegno per il comparto turistico, dagli impianti sciistici alla sentieristica e ai cammini, che stanno richiamando tantissimi visitatori. Perché i dati ci dicono che la strada intrapresa è quella giusta”.

“Questo è un momento importante per lo sviluppo della montagna- chiudono Bonaccini e Lori-. La pandemia ha dimostrato quali e quanti potenzialità abbiamo questi territori, anche da un punto di vista ambientale e turistico. Mentre si rafforza una domanda di nuovi stili di vita, nuovi spazi di comunità, cui vogliamo e possiamo dare una risposta efficace e concreta. Agendo sul fronte dei servizi, sostenendo il lavoro, promuovendo la valorizzazione del territorio”.