
Il vescovo, mons. Livio Corazza
Il vescovo della diocesi di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, inizia oggi la sua prima visita pastorale, che si concluderà nel 2027 e che fa seguito a quella compiuta dal 2014 al 2017 dal suo predecessore, mons. Lino Pizzi. La visita porterà per una settimana mons. Corazza in ciascuna delle 25 Unità pastorali della diocesi, a cominciare da quella dell’Alta Val Montone che comprende le parrocchie di Dovadola, Rocca San Casciano, Portico, Bocconi e San Benedetto in Alpe. Poi riprenderà dal 17 al 23 febbraio, con la visita all’Unità pastorale di Castrocaro Terme e Terra del Sole. "La Chiesa – ha detto mons. Corazza – non può non essere in cammino, se stiamo fermi non rispondiamo alla nostra missione. Questo è il tempo dei cristiani costruttori di pace, artigiani di riconciliazione, servitori della gioia, ed è ciò che verrò a dire nella visita pastorale a tutte le comunità della nostra diocesi. Lo farò personalmente, perché il messaggio è troppo importante e non bastano una lettera o un discorso per ravvivare insieme la fiamma della nostra fede, speranza e carità".
Mons. Corazza incontrerà così varie realtà del territorio, il responsabile del vicariato, i parroci, le comunità parrocchiali, le associazioni e le opere di solidarietà, oltre alle chiese e luoghi. La visita pastorale sarà preceduta da un incontro del vescovo con i sacerdoti del Vicariato e inizierà con una veglia di preghiera unitaria.
Durante la sua prima visita, in Alta Val Montone, mons. Corazza, accompagnato dal parroco, don Giovanni Amati, e dal cappellano, don Rudy Viscarra, incontrerà i Consigli pastorali, i collaboratori delle parrocchie, i bambini, i ragazzi, i giovani, gli anziani, gli ammalati, le famiglie, le suore, i tre sindaci e gli amministratori, le istituzioni civili locali, le associazioni di volontariato, le attività economiche. Una messa di tutte le comunità concluderà la visita, dopo la quale il vescovo invierà una lettera per comunicare quanto emerso e dare indicazioni su come proseguire il cammino.
Alessandro Rondoni