Abbandono di rifiuti: "Servono telecamere". Bondi assicura:: "Previsti più controlli"

Il vicesindaco: "Il fenomeno non è ampio come appare sui social. Esistono alcuni punti critici dove ci sono episodi di inciviltà,. ma sono solo un 10 per cento del totale delle zone di conferimento".

Abbandono di rifiuti: "Servono telecamere". Bondi assicura:: "Previsti più controlli"

Abbandono di rifiuti: "Servono telecamere". Bondi assicura:: "Previsti più controlli"

"Il Comune installi telecamere per combattere il crescente abbandono dei rifiuti in città". La richiesta arriva da una cittadina castellana, che ha scritto oltre che a comune ed Hera anche a Legambiente e alla Polizia Provinciale, e fa eco alla voce di moltissimi castellani che soprattutto nelle ultime settimane hanno inondato i social di foto effettivamente non molto edificanti per la città, riportanti mucchi di sacchi depositati fuori dai cassonetti, in un’azione che pare peraltro voluta, visto che nella maggior parte degli scatti i cassonetti di Hera risultano non ‘full’ di rifiuti. Il tema ha dunque scatenato soprattutto il popolo castellano di Facebook: a fronte di chi paga e si prodiga nel corretto conferimento, c’è chi "magari neppure paga e poi getta l’immondizia di fatto per strada, insozzando la città e sapendo di restare impunito", si legge.

Non è così, però, secondo il Vicesindaco Andrea Bondi, che se da una parte non nasconde esistano "zone e situazioni più critiche nel territorio", dall’altra controbatte assicurando che "proprio negli ultimi mesi le contravvenzioni elevate non sono state poche", aggiungendo anche che "i controlli sono aumentati come abbiamo concordato in un tavolo che ha visto seduti comune, Hera e guardie ambientali". Il fenomeno esiste, è in crescita anche se, precisa il vicesindaco, "non nelle proporzioni che possono apparire leggendo in queste ultime settimane le pagine social".

Di certo "incrementare i controlli è una strada che pensiamo sia quella corretta per poter verificare massivamente abbandoni ed errati conferimenti volontari", anche se il compito non è semplicissimo perché, precisa, "ci sono casi in cui, per esempio in zona industriale, c’è chi il rifiuto lo abbandona senza neppure scendere dalla macchina e in zone dove non ci sono cassonetti, e dunque neppure le telecamere potrebbero rilevare la trasgressione".

Sui 153 punti di conferimento in città "quelli più critici sono un 10 per cento, una quindicina di cassonetti dove il conferimento errato appare sistematico e volontario", episodi di vera e propria inciviltà che il comune ritiene maggiormente punibile con l’intensificazione dei controlli che non con l’innesto di nuove telecamere. "Metterle in ogni isola non sarebbe possibile, e fisse in alcuni punti, quelli più critici, porterebbe solo a ‘spostare’ il problema in altre isole".

Claudio Bolognesi