Alzheimer, dati in crescita L’allarme dei medici Ausl

Sono state quasi 300 le diagnosi di deterioramento cognitivo nel 2021 . Gli over 65 affetti sul nostro territorio sono circa uno su cinque

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Cresce, a fronte di una popolazione sempre più anziana, il rischio Alzheimer nel circondario. Lo segnala l’Ausl in vista della giornata mondiale dedicata al tema. Giornata che, sul territorio, si celebra anche quest’anno attraverso l’organizzazione di un convegno di formazione per i professionisti e di informazione per i cittadini e soprattutto per le famiglie delle persone colpite da deterioramento cognitivo. L’incontro si svolgerà il 20 settembre a Palazzo Sersanti, sotto l’egida della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola che, dopo aver finanziato la costruzione di Casa Cassiano-Tozzoli, ha continuato con costanza nel tempo a sostenere progetti proposti da Associazione Alzheimer Imola, Ausl e Asp per la qualificazione dei servizi dedicati e per il supporto alle famiglie e ai malati. Parlare del tema è particolarmente importante in un territorio come quello imolese, che nel 2021 vede ormai una incidenza degli over 65 sulla popolazione generale pari al 24,8%, in crescita rispetto al 2020 (24,6%) e al di sopra della media regionale 24,53%. Un incremento di aspettativa di vita che, se da un lato è un fatto ovviamente positivo, dall’altro porta però inesorabilmente a un aumento delle persone affette da patologie croniche, fragile e anche affette da deterioramento cognitivo.

"Nel 2021 il Centro disturbi cognitivi dell’Ausl ha effettuato 380 prime visite – spiegano i geriatri Massimo Menetti, direttore della Geriatria ospedaliera e territoriale, e Mabel Martelli, referente per l’Azienda sanitaria imolese del progetto regionale demenze –. Sono 296 le persone a cui è stato diagnosticato un deterioramento cognitivo di varia genesi, 124 quelle che hanno mostrato un disturbo neuro-cognitivo minore da tenere strettamente monitorato. Le visite di follow-up (controllo periodico, ndr) sono state 875 in incremento rispetto agli anni precedenti, rivolte a pazienti in trattamento che vengono periodicamente sottoposti a controllo evolutivo. Centoundici le valutazioni neuropsicologiche di secondo livello, 160 le visite geriatriche al domicilio, 608 consultazioni telefoniche".

Le consulenze relative a bisogni socio-assistenziali sono invece garantite dall’Asp, a cui il caregiver viene indirizzato dal Centro disturbi cognitivi. Nel 2021 le segnalazioni sono state 75 e in 20 casi hanno prodotto un inserimento dell’anziano nei posti temporanei di Casa Cassiano-Tozzoli (meglio conosciuta come ‘Casa Alzheimer’), struttura dedicata alla cura e all’assistenza degli anziani affetti da deterioramento cognitivo che dispone di sei posti letto temporanei, pensati prioritariamente per il trattamento dei disturbi comportamentali in pazienti con deterioramento cognitivo e in cui si può accedere su indicazione del Centro o tramite segnalazione degli assistenti sociali.

red.cro.