Ausl unica, Bologna accelera Il rettore Molari: "Decidere presto"

La Regione: "Individuare le migliori soluzioni in rapporto a costi e benefici". Ma Imola non ci sta

Ausl unica, Bologna accelera  Il rettore Molari: "Decidere presto"

Ausl unica, Bologna accelera Il rettore Molari: "Decidere presto"

Il tormentone su un possibile accorpamento dell’Ausl di Imola con quella di Bologna, e magari con l’azienda ospedaliero-universitaria del Sant’Orsola, è ripartito. In attesa di capirne meglio la forma, il progetto sanitario per rendere il territorio davvero metropolitano, senza più il distinguo storico imolese, contestato a parole da chiunque in riva al Santerno (dal sindaco alla sua maggioranza, passando per l’opposizione, i sindacati e le associazioni di cittadini), viene seguito da vicino a Bologna. Lo confermano tre attori principali, il rettore Giovanni Molari, l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, e il sindaco del capoluogo emiliano, Matteo Lepore, pur con qualche sfumatura.

Ad esempio sui tempi, che Molari vorrebbe rapidi: "In questa fase – osserva il rettore sulla fusione, interpellato ieri dai giornalisti a margine dell’inaugurazione della nuova Ortopedia del Sant’Orsola – è importante continuare a far operare il gruppo di lavoro, perché si arrivi ad una decisione nel più breve tempo possibile. È opportuno dare un assetto definitivo a breve. Entro l’estate? Non porrei scadenze precise, riassetti di questo tipo richiedono tempi di attuazione non immediati e in alcuni casi servono anche delle leggi. Usiamo tutto il tempo necessario per portare a termine il progetto. Dal mio punto di vista – insiste però Molari – bisogna decidere in tempi rapidi".

Spiega poi Donini: "C’è un tavolo in corso che proseguirà nel confronto, individuando le migliori soluzioni in rapporto a costi e benefici. Ne parleremo a quel tavolo e certamente la Regione – rimarca l’assessore – asseconderà le spinte di semplificazione, di unificazione e di riorganizzazione nell’ambito della governance aziendale dei territori. Ricordo ad esempio che siamo già pronti, a Parma e a Ferrara, ad unire le aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie. Proseguiamo nel dialogo coi territori senza trascurare nulla e – precisa Donini – soprattutto calibrando, anche in un processo graduale e progressivo, le soluzioni migliori".

Si mostra fiducioso Lepore: "C’è un confronto importante tra noi, la Regione, le Ausl e le direzioni degli ospedali: io credo che Bologna meriti un progetto di livello metropolitano e sono sicuro – confida il primo cittadino – che arriveremo a un’ipotesi insieme. Questo richiede tempo e dialogo, oltre che valorizzazione delle competenze. Bisogna farlo in tempi rapidi? Bisogna farlo bene, questa è la nostra priorità, e bisogna farlo insieme. Il Comune punta alla costruzione di progetti di interesse comune, che portino Bologna all’avanguardia con svolte importanti. Dobbiamo costruire qualcosa che duri nel tempo. Portare a casa il progetto entro l’estate? Non dobbiamo darci deadline – insiste Lepore – ma un metodo".