
Uberto Selvatico Estense, numero uno di Formula Imola
Imola (Bologna), 12 giugno 2020 - Sognando l’invito al gran ballo, l’Autodromo mantiene il proprio vestito pulito e ben stirato. Dopo la realizzazione degli interventi che hanno adeguato il tracciato cittadino ai "massimi standard qualitativi e di sicurezza richiesti", la Fia - Federazione automobilistica internazionale ha infatti inviato a Formula Imola la documentazione per il rinnovo dell’omologazione di grado 1 della pista dell’Enzo e Dino Ferrari. In virtù di questo rinnovo, che prevede di conseguenza la possibilità di organizzare "gare della massima serie", e dunque anche l’agognato Gran premio di Formula 1, l’Autodromo "si conferma una volta di più ai vertici dell’attività motoristica internazionale, pronto ad affrontare nuove sfide come è tradizione dell’impianto", ha rivendicato ieri in una nota la società di gestione del tracciato.
I lavori portati avanti nei mesi scorsi all’Enzo e Dino Ferrari hanno riguardato in particolare la via di fuga alla variante Villeneuve, uno dei punti nevralgici della pista, intitolato appunto al mitico campione canadese ricordato in quella zona anche da un monumento ben restaurato qualche anno fa grazie al gruppo de ‘La Sfida del cuore’. Si è trattato però solo dell’ultimo di una serie di ritocchi al tracciato nell’ottica di una sempre maggiore sicurezza dei piloti. Una modifica della quale si parlava da un po’ di tempo, e che è sembrata da subito destinata a incontrare i favori dei promoter delle manifestazioni motoristiche in riva al Santerno. Oltre alla Fia, anche gli spagnoli di Dorna (organizzatori della Superbike), sono stati in questi mesi molto attenti e pronti a sollecitare Formula Imola sul tema sicurezza.
«Con il rinnovo dell’omologazione ci troviamo nella condizione di poter ospitare anche un Gran premio di Formula 1, avendo la nostra pista tutti i parametri richiesti dalla Federazione automobilistica internazionale – ribadisce il presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense –. Auspichiamo che tale sogno possa trasformarsi in realtà, con il lavoro di squadra di istituzioni e territorio". Insomma, all’indomani della cancellazione della gara della MotoGp al Mugello, principale avversario di Imola anche nell’organizzazione di un eventuale evento a porte chiuse dopo Monza, i vertici dell’Autodromo cittadino confermano di credere ancora fermamente nel sogno F1. E il motivo è chiaro: per l’Enzo e Dino Ferrari si tratta di una occasione semplicemente unica. Formula Imola metterebbe infatti a disposizione l’impianto in maniera gratuita, senza tuttavia sborsare alcuna quota agli organizzatori. E data l’assenza di pubblico, eviterebbe di dover gestire gli aspetti più critici per la struttura cittadina (tribune e area hospitality). Al tempo stesso, oltre a ottenere quel ritorno di immagine atteso dal 2006 (data dell’ultimo Gp di San Marino), farebbe felici (almeno in parte) le strutture alberghiere deluse per le tante cancellazioni di eventi di questo drammatico 2020, ma pronte a ospitare i team.
Secondo molti, il Mugello resta però in vantaggio. E questo perché, oltre a essere di proprietà della Ferrari, nei pressi del circuito toscano sarebbe più facile evitare il rischio assembramenti in quanto maggiormente isolato rispetto a Imola. "Sciocchezze, non ci sarebbe alcun problema di sicurezza – ha tagliato corto nei giorni scorsi Selvatico Estense, interpellato sulla questione –. E anzi, proprio il fatto che il nostro tracciato è inserito nel contesto cittadino lo rende meglio controllabile".