REDAZIONE IMOLA

Banca di Imola. Zavatti va in pensione dopo 13 anni alla guida. Masetti è il nuovo dg

Il presidente Tamburini: "Noi sempre al fianco di famiglie e imprese per contribuire allo sviluppo della nostra comunità" . Il Gruppo Cassa: "Continuiamo a investire con forza nei territori".

La nomina di Sebastiano Masetti è arrivata su proposta del presidente del Gruppo Cassa, Patuelli, del dg sbrizzi e del presidente della Banca di Imola, Tamburini

La nomina di Sebastiano Masetti è arrivata su proposta del presidente del Gruppo Cassa, Patuelli, del dg sbrizzi e del presidente della Banca di Imola, Tamburini

Sebastiano Masetti è il nuovo direttore generale della Banca di Imola. La nuova nomina, su proposta del presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli, del direttore generale Nicola Sbrizzi, e del presidente di Banca di Imola Giovanni Tamburini, apre il 2025 dell’istituto di credito che fa parte del gruppo bancario La Cassa di Ravenna assieme alla capogruppo, al Banco di Lucca e del Tirreno e a tre società di servizi.

Masetti, nato nel 1970, è nel Gruppo La Cassa di Ravenna dal febbraio 2007 e ha ricoperto gli incarichi di responsabile di filiale, tra cui della sede di Bologna, e dal 2016 è capozona della Cassa, dirigendo importanti aree, come quelle di Milano e Bologna, oltre ad una parte importante dell’Emilia.

Il Gruppo La Cassa di Ravenna, nell’esprimere in un comunicato "viva soddisfazione per il lavoro svolto ed i risultati raggiunti in questi anni", ringrazia il direttore generale uscente della Banca di Imola, Sergio Zavatti, che dopo quasi tredici anni al timone va in pensione.

"La nuova nomina ai vertici di Banca di Imola – si legge sempre nella nota – conferma la grande attenzione e il continuo investimento nelle persone, nei territori e nella forte identità di Gruppo della Cassa di Ravenna presieduta da Antonio Patuelli e diretta da Nicola Sbrizzi, che conta 135 sportelli bancari in cinque diverse regioni (Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Marche e Lazio) e continua a investire con forza e convinzione nei territori aprendo nuove filiali e rafforzando sempre più i rapporti con la clientela, con gli imprenditori e le famiglie".

Banca di Imola, con le sue 37 filiali, opera ormai invece da diversi anni in due regioni (Emilia-Romagna e Toscana) e in quattro province (Ferrara, Bologna, Ravenna, Firenze) garantendo una presenza sempre apprezzata nei territori di riferimento. In questo senso, va ricordata la recente apertura a Cento. Si tratta della seconda agenzia aperta nel comune della provincia di Ferrara, nella centralissima via Guercino, dopo la filiale numero 1 inaugurata nel 2008.

"Al direttore Zavatti va tutto il nostro ringraziamento per l’importante lavoro svolto, riconosciuto anche dalla consegna dell’onorificenza di Maestro del Lavoro da parte del presidente Sergio Mattarella, in anni non semplici per il settore bancario – afferma Tamburini –. È stato un periodo lungo e intenso, cominciato con la crisi finanziaria del 2011 e le sue inevitabili conseguenze e passato attraverso il Covid e i conflitti in Ucraina e in medio Oriente. Sono stati anni in cui la Banca di Imola è riuscita a consolidare il suo ruolo di banca di riferimento per il territorio imolese, rafforzandosi progressivamente nel Bolognese e, in ultimo , anche nel Ferrarese, con l’apertura della seconda filiale a Cento. Diamo il benvenuto a Masetti, che si è già trasferito qui per essere il più vicino possibile e a contatto con i problemi di famiglie e imprese, alle quali la Banca di Imola continuerà ad essere a fianco per contribuire allo sviluppo della nostra comunità".

Nel bilancio semestrale 2024 della Banca di Imola, il margine di intermediazione si è attestato a 23,855 milioni di euro e, dopo le prudenti rettifiche per il rischio di credito e il contributo annuale al fondo interbancario di tutela dei depositi per un milione e 322mila euro, l’utile lordo è stato di 7,195 milioni di euro. Si tratta di un dato in crescita del +12,74% rispetto al primo semestre del 2023 (era di 6,382 milioni di euro). L’utile netto è di conseguenza salito a 4,661 milioni di euro (+11,96%).