Benvenuti: "Pronti a tre settimane di fuoco"

In Autodromo si lavora per la corsa Dtm, aspettando i 120mila tra Pearl Jam e Cremonini. Il direttore: "Grande sforzo organizzativo"

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di Enrico Agnessi

La prima volta del Dtm, una delle serie di auto da turismo più dure e spettacolari del mondo, che questo weekend debutterà a Imola. Poi sabato 25 giugno il concerto dei Pearl Jam con quasi 60mila spettatori in arrivo e infine, sette giorni più tardi, lo show di Cesare Cremonini (quota 60mila già superata in questo caso) che il 2 luglio chiuderà un trittico musicale iniziato il 28 maggio con Vasco Rossi. È un salto carpiato, triplo per l’appunto, quello che vede impegnato in questi giorni l’Autodromo. Mentre si addobba la pista con i nuovi sponsor per l’evento motoristico su quattro ruote, in fondo al paddock svetta già il grande palco per i concerti. "Stiamo cercando di incastrare tutto al meglio", assicura il direttore del circuito, Pietro Benvenuti, alle prese con il momento più caldo (non solo dal punto di vista climatico) della stagione.

Direttore Benvenuti, l’Autodromo continua a essere un cantiere sempre aperto…

"Il Dtm ci ha dato la possibilità di anticipare un po’ il montaggio del palco alla Rivazza, per cui siamo già partiti in vista dei concerti. Cerchiamo di far quadrare il tutto nel miglior modo possibile, lavorando in contemporanea su più fronti".

Da qui al 2 luglio bisognerà fare gli straordinari, non crede?

"Diciamo che sono settimane molto impegnative, in particolare questa. Teniamo molto a una gara che arriva per la prima volta a Imola e alla quale vogliamo dare il miglior servizio possibile anche in vista del futuro. L’evento è di quelli da non perdere, daremo al pubblico la possibilità di seguirlo anche dal maxi-schermo".

E i concerti?

"Da domenica sera toccherà a Live Nation e a Studio’s entrare in scena per l’allestimento dell’area per gli show. È bellissimo, uno sforzo organizzativo mai visto in passato che va curato nei minimi particolari: se si inceppa qualcosa nel meccanismo, saltano i piani. È stato realizzato tutto a incastro: un lavoro iniziato ormai da qualche tempo, subito dopo il concerto di Vasco, in modo da fare subito il grosso delle cose per poi pensare al resto nei cinque giorni che precedono l’esibizione dei Pearl Jam".

Il fatto di aver potuto testare la macchina organizzativa per lo show di Vasco ha aiutato…

"Sicuramente. Una volta messo in piedi il primo concerto, ora è tutto più collaudato. E, come due settimane fa, speriamo che il tempo ci assista: a fine maggio eravamo preoccupati per la pioggia, ora per il troppo caldo..."

Lo scorso fine settimana sul circuito di Misano si è corsa la Superbike, che a Imola manca dal 2019. Gli appassionati di moto possono sperare di rivederla anche in riva al Santerno, oppure ormai si punta tutto sulla Formula 1?

"La speranza di riportare la Superbike a Imola c’è sempre, il canale rimane aperto. Bisogna però trovare le condizioni politiche ed economiche per ospitare l’evento. È una manifestazione alla quale teniamo particolarmente, che sarebbe bello riabbracciare nel 2023 proprio in occasione dei 70 anni dell’Autodromo (nato per le moto, ndr). Siamo al lavoro per cercare di capire quali possano essere tutti gli aspetti utili per far sì che ritorni qui non solo per un anno, ma con continuità. Anche perché la Superbike a Imola ha sempre portato molto pubblico, rispetto ad altre tappe in giro per il mondo. Sarebbe un gran bel ritorno, che riporterebbe entusiasmo tra gli appassionati di moto. È ovvio che, con un calendario come quello di quest’anno, inserire anche la Superbike diventa difficile. Anche in questo caso, però, è questione di incastri...".