ENRICO AGNESSI
Cronaca

Boom di aggressioni in ospedale: aumento inquietante in quattro anni

Meno di cento casi nel 2021, poi 116 nel 2022 e 124 l’anno scorso. Fino a luglio di quest’anno sono già 105: a questo ritmo saranno 200. Marchetti (Lega): “Il piano dell’Ausl? Speriamo non siano azioni spot”

L’Ausl ha annunciato una vigilanza 24 ore su 24 per tutelare i sanitari

L’Ausl ha annunciato una vigilanza 24 ore su 24 per tutelare i sanitari

Imola, 9 ottobre 2024 – Meno di 100 aggressioni in dodici mesi fino al 2021. Poi 116 nel 2022 e 124 lo scorso anno. E ora 105 solo tra gennaio e luglio. Bastano questi numeri per spiegare la preoccupazione che cresce tra il personale in servizio al Santa Maria della Scaletta e all’ospedale vecchio. E a far capire perché, sollecitata anche da sindacati e politica, l’Ausl ha annunciato l’arrivo di nuove misure a tutela dei propri dipendenti.

Dei 105 casi dei primi sette mesi di quest’anno, 25 sono state le violenze fisiche: già superato il dato dell’intero 2023, quando erano state 22. Quelle verbali verbali addirittura 58, mentre i danneggiamenti delle cose si sono fermati a 22 (per ogni episodio possono esserci più tipologie di aggressione).

Per 5 volte da gennaio a luglio è finito nel mirino il pronto soccorso
Per 5 volte da gennaio a luglio è finito nel mirino il pronto soccorso

Per quanto riguarda le aree nelle quali si verificano gli assalti, per 5 volte da gennaio a luglio è finito nel mirino il pronto soccorso (a settembre c’è stato poi il caso che ha riacceso i riflettori sul problema) e in ben 44 casi l’ambito psichiatrico e relativo alle dipendenze. In ulteriori 16 circostanze gli episodi si sono verificati altrove.

Attraverso il direttore generale, Andrea Rossi, l’Ausl ha parlato per il futuro di “tolleranza zero”, annunciando l’istituzione di un servizio di sorveglianza operativo 24 ore su 24, confermando l’impiego delle telecamere di sicurezza (l’ultimo decreto varato Governo consente tra le altre cose l’arresto differito grazie all’utilizzo della documentazione video) e il proseguimento dei corsi di formazione per i sanitari (ai quali potrà essere presto fornito anche supporto psicologico, oltre che legale).

“Qualsiasi intervento volto a garantire la sicurezza degli operatori sanitari all’interno del nostro ospedale è senz’altro benvenuto, ma mi auguro che non si tratti di azioni spot, prive di un reale accompagnamento con altre iniziative di tipo organizzativo e gestionale – avverte il consigliere comunale e regionale della Lega, Daniele Marchetti –. Ritengo sia fondamentale affrontare il problema alla radice, evitando di dover rincorrere continuamente le emergenze, che mettono comunque a rischio l’incolumità di chi lavora. Siamo abituati a prendere queste aperture con beneficio del dubbio, poiché ormai ne abbiamo sentite tante”.

Concede poco anche il consigliere comunale Nicolas Vacchi (Fratelli d’Italia), che nei giorni scorsi ha chiesto la convocazione di una commissione Sanità dedicata al tema.

“Il piano dell’Ausl per contrastare le aggressioni dimostra che avevamo ragione quando sostenevamo l’urgenza del problema che si sta verificando – afferma l’esponente di opposizione –. È necessario che anche il sindaco Panieri provveda e si faccia parte attiva per stimolare il rafforzamento di risorse a favore delle forze dell’ordine in un luogo così delicato. Rimaniamo comunque in attesa che la commissione Sanità, presieduta dal Pd, venga convocata con urgenza come da nostra richiesta. Lo dobbiamo a chi ogni giorno col proprio lavoro si mette al servizio della vita degli altri”.