Cabaret, prosa, dialetto. Così riparte il Jolly

Sedici spettacoli sotto il titolo ‘L’imbarazzo della scena’. Il direttore artistico Dario Criserà: "Puntiamo a riempire il teatro"

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Sedici spettacoli che spaziano dalla comicità alla prosa, fino al dialettale. Riparte così il Teatro Jolly di Castel San Pietro, con una rassegna che parte il 7 ottobre e ricalca in tutto e per tutto il passato.

"Ripartiamo da zero, dopo due anni tragici, mantenendo la promessa di un programma che è proprio, per qualità e quantità, identico al passato. È un tuffo senza rete sotto, senza protezione, ma ci fidiamo del pubblico, del nostro pubblico". Dario Criserà, il direttore artistico del Teatro Jolly, presenta così il nuovo programma, usando come sempre l’arma a lui più congeniale, quella dell’ironia. Lo slogan coniato per la rassegna 2022-2023 è infatti ‘L’imbarazzo della scena’, e pone l’accento sulla grande varietà di spettacoli che il Jolly offrirà agli affezionati di un tempo e a quelli, chissà, che sceglieranno il teatro per la prima volta. "Ci piacerebbe ritrovare il pubblico di sempre, e magari restare sorpresi per la presenza di persone che non si erano mai avvicinate al teatro".

Il ‘menù’, d’altronde, è di quelli che può accontentare i palati più fini, ma anche quelli più disparati. Sei spettacoli di cabaret, cinque di prosa e altrettanti di dialettale. Nel cabaret c’è il ritorno di nomi come Dado, Daniele Raco e Deborah Villa, nella prosa nomi che in un certo senso possono sorprendere, come Vito e Alessandro Bianchi, conosciuti maggiormente proprio per la verve comica. "Abbiamo chiamato la rassegna ‘Tutta un’altra prosa’ proprio perché proporremo spettacoli dove ci sarà spazio per sorridere ma anche per riflettere", precisa Criserà. Per buttarsi alle spalle i due anni che a più riprese Criserà definisce ‘tragici’ la ricetta sarebbe tutto sommato semplice: riempire il teatro. Facile a dirsi, più complicato a farsi. Eppure, complice anche il credito che ha saputo guadagnarsi la direzione artistica in un paio di lustri di grandi spettacoli, il Jolly ha già fatto più di un passo in questo senso. In una manciata di giorni, infatti, sono stati bruciati due terzi dei posti disponibili per il cabaret, e un buon 50% per la rassegna dialettale. "L’anno scorso il picco è stato riempire un terzo del teatro: essere partiti ribaltando la proporzione, beh, è un passo importante". Restano chiaramente a disposizione ancora una settantina di abbonamenti per il cabaret, un centinaio per il dialettale e qualcosa di più per la prosa.

Superfluo dire che, mai come quest’anno, rivedere il teatro pieno sarebbe il segno più bello della ripartenza. "Voglio credere sia possibile, dopo aver dovuto ricominciare da zero sarebbe un regalo favoloso", la chiosa finale di Criserà. Per il programma completo si può consultare il sito teatrojolly.net, mentre per gli abbonamenti è possibile contattare via sms e WhatsApp il 3399434148, lasciando nome, cognome e numero degli abbonamenti. Per il ritiro, poi, nessun problema: "Se qualcuno avesse problemi, glieli porto io a casa. Dici che ho sempre volta di scherzare? No no, l’ho già fatto, e lo rifaccio senza problemi".

Claudio Bolognesi