MATTIA GRANDI
Cronaca

Addio allo storico bar Costanzi: "Chiudo la pasticceria. Il centro è trascurato"

Con un messaggio sulla vetrina, il gestore Carlo conferma la cessazione: "Il cuore della città è meno frequentato, non posso offrire la consueta qualità"

Carlo Costanzi, il gestore dell’omonimo bar che ora ha chiuso definitivamente i battenti

Carlo Costanzi, il gestore dell’omonimo bar che ora ha chiuso definitivamente i battenti

Imola, 9 gennaio 2024 – Con un messaggio affisso sulla porta del negozio per salutare e ringraziare i clienti si chiude un altro capitolo della storia imprenditoriale del centro storico di Imola. Da qualche giorno, infatti, all’altezza del civico 32 di via Appia la saracinesca del Bar Pasticceria Costanzi è abbassata: "Carissimi amici clienti l’anno giunge al termine per tutti noi – sono le parole messe nero su bianco dal titolare Carlo Costanzi –, ma per me termina anche il mio amato lavoro. Il centro della città, divenuto sempre meno centrale per tanti cittadini, riduce la possibilità di garantire alla mia stimata clientela la qualità che ho cercato di offrire sempre".

Parole che lasciano davvero poco spazio ai dubbi e riaccendono il dibattito sull’appeal commerciale, e sul rilancio, del cuore pulsante della città. Un tema focale nei programmi di mandato delle varie amministrazioni che si sono succedute alla guida del municipio di piazza Matteotti e nell’operatività quotidiana delle associazioni di categoria: "Ho ricevuto dalle mani del mio papà questa attività e per essa mi sono speso assieme alla mia compagna Giovanna sperando di affezionarla, almeno un poco, al cuore dei tanti gentili avventori – continua lo scritto che manda i titoli di coda sul dolcissimo romanzo di una delle botteghe storiche cittadine come rimarca quel riconoscimento ufficiale conquistato anni fa –. Auguri e grazie per il tempo che ho trascorso in vostra compagnia: gentili amati amici clienti".

In un quadro generale di centri storici in affanno, dal punto di vista delle scelte strategiche di chi fa impresa, che non riguarda soltanto Imola. Un’istantanea alla quale manca pure quella continuità familiare di gestione, per anni autentico must del settore, che rappresentava un valore aggiunto nel gradimento dell’utenza. Nel caso di Costanzi, infatti, le lancette della memoria vanno riportante indietro fino ai primi del ’900. Fu allora che Luigi Grandi, uno dei primi pasticcieri del posto, aprì insieme alla moglie Evelina il punto vendita in via Appia. Poi, nel 1935, l’arrivo da dipendente di Domenico Costanzi, per tutti semplicemente Giorgio. Il passaggio di consegne avvenne, però, solo nel 1974.

Nel frattempo, infatti, Domenico aveva tenuto le redini del suo laboratorio in un antico edificio accanto al cinema Cristallo, di un negozio in via Cavour (1954) e di una piccola rivendita nella stessa via Appia (1964). I trampolini di lancio per la passione e le doti del figlio Franco (scomparso nel 2021, ndr), tra i più apprezzati interpreti dell’arte pasticcera alle latitudini romagnole, e per il nipote Carlo. Una tappa fissa per gli amanti del gusto, con tanto di produzione interna capace di sfornare gemme per il palato fino alla pensione di Franco, a due passi dall’Orologio. Il restyling degli spazi nel 2006, con lo spostamento del magazzino al piano di sopra e qualche tavolino in più, e il piccolo dehors estivo nel bel mezzo della movida. Già, quella che adesso non c’è più.