Dai campi spuntano due bombe Fatte brillare dal Genio ferrovieri

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La paura ha la forma di un oggetto metallico allungato, dimenticato da tutti, dimenticato dal tempo. Nei giorni scorsi, dai campi sono spuntati tre ordigni bellici: dall’erba verde della Vallata alla terra di Sesto Imolese, arata di fresco. Bombe, trovate quasi per caso come di solito accade: una mattinata di lavoro intenso quindi per gli uomini del Genio ferrovieri di Castel Maggiore. Il primo ordigno bellico è stato notato nella zona di Linaro da un cittadino che stava passeggiando con il cane in via Paroli. L’uomo, dopo aver intravisto un oggetto metallico sospetto, ha subito avvertito le forze dell’ordine che hanno messo in sicurezza l’area circostante. Secondo le stime dei militari si trattava di una granata d’artiglieria da 94 millimetri di fabbricazione britannica.

L’altro ritrovamento è avvenuto invece nelle piane di Sesto Imolese, precisamente in via Marughetta. In questo caso è stato un agricoltore a imbattersi in due presunti residuati, risalenti alla Seconda guerra mondiale, durante alcuni lavori di aratura. Anche in questo caso sono state contattate, come da prassi, le forze dell’ordine. Ma, nello specifico, a occuparsi della rimozione degli ordigni sono stati ancora una volta i genieri dell’esercito. Arrivati sul posto hanno verificato come, nel caso del residuato più grande, si trattasse di una granata d’artiglieria da 88 millimetri di fabbricazione inglese. Falso allarme invece per l’oggetto più piccolo, non una bomba, ma probabilmente lo scarto metallico di un macchinario. Tutti gli ordigni sono stati successivamente fatti brillare in un luogo idoneo. Come di consueto, l’intervento dei genieri dell’esercito (nuclei CMD Conventional munition disposal - Bonifica di munizionamento Convenzionale) del reggimento Genio ferrovieri in concorso alla prefettura di Bologna, è stato disposto dal Comando forze operative nord di Padova.

g. t.