Mattia Grandi
Cronaca

Addio a Raffaele Gulmanelli. L’abbraccio di una grande folla. Tante offerte per ‘Vela d’amare’

L’ultimo saluto al 36enne morto al Giglio durante una pesca in apnea in solitaria. La famiglia aveva chiesto, al posto dei fiori, di sostenere il progetto solidale.

L'addio a Raffaele Gulmanelli

L'addio a Raffaele Gulmanelli

Imola (Bologna), 5 maggio 2024 – C’era davvero tanta gente, la mattina di sabato 4 maggio, alla camera mortuaria dell’ospedale civile di Imola per dare l’ultimo saluto a Raffaele Gulmanelli. Era presente una folla commossa, tra cui molti giovani coetanei del 36enne istruttore di apnea di ImolaMare e assistente sociale al SerD dell’Ausl della città, morto lo scorso 26 aprile durante un’immersione di pesca in apnea all’Isola del Giglio. Una folla che si è stretta attorno alla madre di Gulmanelli, Loretta, al padre Giampaolo e alla sorella Matilde Clelia. Come in un grande abbraccio. La bara di legno grigio chiaro, la foto di Raffaele e un quaderno aperto per lasciare una frase a ricordo.

Pochi, pochissimi, invece i mazzi di fiori. Questo perché la famiglia aveva chiesto di convogliare le offerte verso il progetto ‘Vela d’amare’.

Una raccolta fondi (con conto corrente dedicato e l’iban IT57E03599018990846285069beneficiario Gumanelli, ndr) per alimentare il sogno di Gulmanelli: portare in mare, in barca a vela, le persone meno fortunate.

Il modo migliore per coniugare la sua passione per quella grande distesa d’acqua blu con la propensione all’aiuto, poi diventata mestiere, per chi vive un momento di difficoltà.

Alle 11 in punto, il feretro, con un mazzo di calle bianche appoggiato sopra, è stato caricato da quattro amici sul carro funebre diretto verso l’area crematoria di Faenza. Uno, due applausi scroscianti con l’indice della mano destra della sorella Matilde Clelia ad indicare il cielo. "E adesso come faremo senza di lui – sussurrano alcune colleghe di Gulmanelli al SerD con gli occhi gonfi di lacrime -. Con il suo sorriso e il suo carattere era riuscito a trasformare anche quel posto, così pieno di angosce e difficoltà, in un ambiente piacevole".

E c’è anche chi parla di costituire presto un’associazione in sua memoria per realizzare altre idee che la vulcanica mente dell’apneista imolese forgiava giorno dopo giorno. Con un chiodo fisso: quel Mar Tirreno dove dovrebbero essere disperse le sue ceneri.

Un lungo e invisibile filo sottile che collega la città sulle rive del Santerno all’Isola del Giglio. Per la precisione a Giglio Campese, dove la famiglia Gulmanelli ha una casa e dove Raffaele andava in vacanza fin da piccolissimo.