Focolaio alla casa di riposo Venturini L’unità di crisi rimuove i medici

Sono i professionisti convenzionati della Cra. Zero morti, ma contagi in crescita. L’Ausl: "Situazione preoccupante"

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Sollevati dall’incarico i tre professionisti di medicina generale convenzionati che fino a ieri hanno garantito la responsabilità di assistenza medica alla Cra Venturini, dove il contagio da Covid si è ormai diffuso a 65 ospiti (su cento) e 18 operatori. Se ne occuperanno, di qui in avanti, gli specialisti in Geriatria dell’ospedale Santa Maria della Scaletta. Così ha deciso la neo-insediata unità di crisi, nata dopo le difficoltà della struttura composta da Asp, Ausl e dai dieci sindaci del Circondario, che a sua volta si avvarrà di un nucleo operativo coordinato da Alberto Minardi, direttore del distretto di Imola, e composto da Maria Grazia Ciarlatani (Circondario) e da Roberta Tattini (presidente di Seacoop , gestore della Cra).

Destinato a mettere in atto le "strategie riorganizzative" nella Cra, il nucleo operativo "garantirà un costante controllo della situazione interna – spiegano dal Comune – e metterà prontamente in atto strategie di gestione qualificanti, garantendo anche una comunicazione continuativa ed efficace con i famigliari degli ospiti". A questo scopo, è stato messo a disposizione il numero 3666843832, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 24, a cui risponderà Minardi.

A livello generale, sono 54 i nuovi casi positivi registrati ieri (di cui 29 asintomatici) a fronte di 444 tamponi molecolari e 73 antigenici rapidi effettuati. Di questi, 27 sono stati individuati tramite tracciamento dei contatti, mentre 12 erano già isolati, 11 riconducibili a focolai già noti e uno da test per categoria. Nessuno decesso. Salgono così a 5.049 i casi totali da inizio epidemia mentre scendono a 1.114, in virtù delle 89 guarigioni, i casi attivi. Sono 70 (+3) i ricoverati nei reparti internistici del Santa Maria della Scaletta, 7 in Ecu (invariato) e 15 all’ospedale di comunità di Castel San Pietro (invariato). Salgono invece a 7 (+1) i ricoverati del circondario nelle terapie intensive a Bologna.

Nel suo report settimanale, l’Ausl ieri ha ammesso che il tasso di incidenza dei nuovi casi per mille abitanti (il peggiore a livello generale) "desta alcune preoccupazioni". E questo perché "il virus circola molto intensamente nelle nostre comunità – sottolineano dall’Azienda sanitaria – ed anche se è vero che si rileva una quota maggioritaria di asintomatici tra i nuovi casi, segno di un tracciamento efficace, il dato di incidenza fornisce un messaggio chiaro sulla necessità di alzare ulteriormente la guardia rispetto alle misure di prevenzione per fermare la diffusione del contagio che, quando raggiunge i più fragili, ha una letalità molto rilevante".

red. cro.