La maglia di Pantani frutta 500 euro donati a ‘No Sprechi’

Il sodalizio di via Lambertini è ogni giorno a fianco delle persone più bisognose. I promotori: "Venderemo altri cimeli"

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Ogni promessa è debito. Ne sanno qualcosa due realtà del territorio, ‘Never Give Up – Memorial Nicola Ussia’ e l’Associazione Bof, da sempre sensibili alla tematica sociale. È stato consegnato nei giorni scorsi al presidente dell’associazione No Sprechi di Imola, Alfonso Bottiglieri, l’intero ricavato dell’asta benefica organizzata qualche tempo fa sulla nota piattaforma Charity Stars con protagonista una maglia della squadra Mercatone Uno nella quale militava l’indimenticato Marco Pantani. Cinquecento euro per supportare le tante spese che No Sprechi sostiene nel suo quotidiano impegno al fianco delle persone meno fortunate. Da un lato quei profughi ucraini arrivati in città dopo la fuga dal proprio Paese colpito dalla guerra. Dall’altro la crescente morsa dei rincari energetici che, anche alle latitudini imolesi, crea tanta preoccupazione.

La consegna dell’assegno, effettuata presso l’emporio solidale dell’associazione in via Lambertini, è avvenuta sotto gli occhi dell’assessore Daniela Spadoni con delega al welfare per il municipio di Imola: "Un’iniziativa che apprezziamo molto perché sviluppata da due realtà private della nostra comunità particolarmente attente nei confronti di chi ha bisogno – spiega l’amministratrice –. Una concreta sinergia finalizzata al supporto di una di quelle necessità emerse nella sfera sociale cittadina. Viviamo un periodo storico particolarmente delicato ed è significativo riscontrare la sensibilità di tutti al cospetto di criticità che, purtroppo, fanno ben poche distinzioni".

Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere comunale del gruppo di maggioranza Antonio Ussia, autentica anima dell’operazione solidale: "Contenti di aver raggiunto una cifra così importante per tendere la mano a una associazione che ogni giorno lotta sul campo per arginare le difficoltà delle fasce più deboli della popolazione – analizza –. Lo sport, sinonimo di impegno e sacrificio, si conferma un veicolo ideale per alimentare tali iniziative". Con un obiettivo futuro ben chiaro. "Continuare la cernita di altri cimeli, grazie alla disponibilità di diversi atleti di rango nazionale, e mettere in pista altre campagne benefiche – conclude Ussia –. La nostra può sembrare una goccia nell’oceano ma, come diceva Madre Teresa di Calcutta, se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno".

Mattia Grandi