
. Paride Gullini era stato assunto nel 1963 al Comune di Castel San Pietro Terme
Ha legato il suo nome all’associazione Anusca, ma anche al rilancio delle Terme di Castel San Pietro. È morto lunedì, poche ore dopo aver compiuto 85 anni, Paride Gullini. Per quasi 40 anni al servizio del Comune di Castel San Pietro Terme dov’era stato assunto nel 1963: era stato responsabile dei Servizi Demografici, poi dirigente vice segretario, con periodi in veste anche di segretario reggente. Nel 1980, l’intuizione illuminante: creare un’associazione in cui gli operatori demografici si potessero riconoscere come categoria professionale. Nacque così Anusca, la sua creatura, quella a cui dedicava l’intera giornata. A dispetto dell’età, il primo ad arrivare la mattina, quasi sempre l’ultimo a lasciare la sede di viale Terme nel tardo pomeriggio.
"La specificità di Anusca, scelta difesa a spada tratta da Gullini fin dagli albori del sodalizio, è stata quella di non rivendicare una natura sindacale, ma di porsi verso le Istituzioni in una posizione di interlocuzione e stimolo attraverso la valorizzazione degli operatori grazie alla formazione e all’aggiornamento professionale", hanno scritto ieri dalla ‘sua’ Anusca i più stretti collaboratori di Gullini in un comunicato dove si ricordano, tra i tanti successi dell’Associazione, "il finanziamento da parte dello Stato per la realizzazione dell’Accademia degli Ufficiali di Stato Civile, Anagrafe ed Elettorale nell’ormai lontano 2001" e, ancora, "lo stanziamento economico previsto a favore degli operatori in ragione dei maggiori adempimenti legati al decreto 30/2007".
Nonostante i riflettori nazionali e internazionali illuminassero sempre di più Anusca negli oltre 40 anni di attività, Gullini non ha mai perso di vista la sua ‘castellanità’. Legatissimo alle sue origini, ha scelto di investire per rilanciare le Terme di Castel San Pietro che da anni agognavano una ripartenza, e in ambito termale Anusca ha poi replicato meno di un anno fa acquisendo anche lo gli stabilimento di Cervia. Nel 2023 gli era stato diagnosticato un melanoma, ma in una lunga intervista al Carlino aveva volutamente scelto di non soffermarsi sul calvario personale della malattia, ma esclusivamente sulla grande professionalità e umanità trovata nei reparti ospedalieri che lo avevano accolto e curato, il Bellaria di Bologna in primis. Al convegno nazionale di Anusca ad Abano Terme di inizio dicembre si era presentato col solito, contagioso entusiasmo, acclamato dagli oltre 500 partecipanti giunti da tutta Italia come da 40 anni a questa parte. A inizio gennaio, il precipitare improvviso del quadro clinico.
I funerali si svolgeranno venerdì alle 11.15 alla Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore, mentre la camera ardente sarà a Bologna ma in forma privata. Gullini lascia la moglie Lidia e la figlia Stefania. Per volere della famiglia, chiunque lo desiderasse potrà effettuare una donazione al reparto oncologico dell’ospedale Bellaria di Bologna.
Claudio Bolognesi