"Lezioni di italiano ai piccoli profughi"

Il Comune mette in campo aiuti scolastici e sostegno psicologico per i bambini e i ragazzi che arriveranno nelle prossime settimane

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Accoglienza, percorsi brevi di alfabetizzazione e supporto psicologico. Sono tre le azioni che la scuola imolese mette in campo per accogliere bambini e ragazzi in fuga dalla guerra, pronti ad aggiungersi nelle prossime settimane ai 38 studenti ucraini e ai sei russi che già frequentano gli istituti della città. L’obiettivo è quello di "garantire il loro pieno inserimento e integrazione", spiega Fabrizio Castellari, vicesindaco e assessore alla Scuola.

La prima azione riguarda l’accoglienza nelle scuole di ogni ordine e grado di quanti arriveranno in città sia tramite il sistema dell’accoglienza predisposto dalla Prefettura che attraverso i ricongiungimenti familiari. "La nostra comunità scolastica saprà rispondere in modo adeguato a questa emergenza – assicura Castellari –, in un territorio che ha fatto dell’accoglienza e dell’integrazione un suo tratto distintivo. Sperimentare l’accoglienza costituisce un valore educativo prezioso e fondamentale anche per chi accoglie, oltre che per chi la riceve".

Attraverso il proprio servizio al Diritto allo studio, il Comune sta organizzando percorsi brevi di alfabetizzazione per piccoli gruppi, da svolgersi prima dell’inserimento nelle scuole. "Questa alfabetizzazione servirà per far sì che inizino la loro frequenza scolastica con un vocabolario minimo che permetta a tutti loro di muoversi con minori difficoltà nel contesto scolastico – aggiunge il vicesindaco –. Si tratta di un intervento straordinario, per il quale non faremo mancare le risorse".

La terza azione consiste nel mettere in campo fin d’ora un supporto psicologico per gli alunni che lo richiedessero. A fornirlo è lo Sportello gratuito di consulenza psico-educativa che il Comune da molti anni mette a disposizione delle famiglie e delle scuole, anche grazie al contributo della Fondazione Santa Maria Goretti.

"Il servizio Diritto allo studio del Comune si è già reso disponibile verso le scuole ad attivare percorsi di ascolto, confronto e supporto nelle classi in cui alunni manifestassero situazioni importanti di disagio, difficoltà nelle relazioni o preoccupazioni derivanti dalle conseguenze del conflitto in essere – conclude Castellari –. Gli eventuali interventi saranno attivati là dove richiesti dalle scuole e costruiti insieme a loro".