Lupi, incursione in un allevamento. Uccise nella notte 17 pecore: "Hanno saltato una recinzione alta"

La testimonianza di Erminia Cavina che abita in via Goccianello, sulle prime colline vicino alla città

Lupi, incursione in un allevamento. Uccise nella notte 17 pecore: "Hanno saltato una recinzione alta"

Lupi, incursione in un allevamento. Uccise nella notte 17 pecore: "Hanno saltato una recinzione alta"

È stato davvero un brutto risveglio quello di ieri mattina per Erminia Cavina che abita sulle prime colline imolesi, in via Goccianello. Un’oasi di pace, immersa nella natura, a meno di tre chilometri da una delle curve più celebri dell’autodromo cittadino: la Rivazza. Il luogo ideale per allevare, da anni e con passione, alcune pecore.

Ma un paio di notti fa l’incursione dei lupi, come certificato dai rilievi del servizio veterinario dell’Ausl di Imola da integrare nella pratica di denuncia già presentata dalla proprietaria (nell’ottica della richiesta di rimborso alla Regione, ndr), ha trasformato quell’angolo di paradiso in un inferno: "Una mattanza – racconta la Cavina -. I lupi hanno saltato la rete del recinto che è alta oltre un metro e settanta. L’ho trovata piegata in un punto preciso. A farne le spese dieci pecore fattrici gravide, che avrebbero partorito da lì a pochi giorni, e sette agnelli di buona taglia".

Gli animali, che riposavano sotto una tettoia di legno, sono stati sgozzati e sbranati senza pietà dalle bestie selvatiche: "È successo, a mio avvuiso, attorno alle 21 massimo le 22 di sera. Noi abitiamo a pochi passi dal recinto ma con le finestre chiuse non abbiamo sentito nulla – continua la donna -. Dalle numerose orme rinvenute sul terreno dovevano essere almeno tre o quattro esemplari". I corpi martoriati degli ovini sono riversi a terra con larghi squarci al collo. E poco distante c’è in un angolo un gruppetto di pecore superstiti, ancora visibilmente impaurite: "Ho sempre avuto un paio di cani a fare da guardia ma sono morti di vecchiaia da qualche tempo – aggiunge sconsolata la Cavina -. Precedenti? Alcuni anni fa un lupo saltò dentro al recinto. Negli ultimi mesi, invece, ho notato qualche orma sospetta non lontano dalla mia proprietà. Non saprei dire, però, se di lupo o di qualche cane randagio". Ma adesso crescono i timori: "Cinque o sei mila euro di danni oltre allo strazio per le nostre pecore che alleviamo con dedizione – prosegue -. Siamo spaventati perché la nostra casa è a pochi metri da lì e le prime abitazioni della città distano solo alcuni chilometri. Il lupo è una specie tutelata da leggi severissime ma bisogna monitorare con attenzione l’evoluzione dello scenario per evitare guai peggiori".

Già, perché si moltiplicano gli avvistamenti anche nella vallata del Santerno non lontano dai centri abitati. Gli esperti ricordano però che il lupo non è pericoloso per l’uomo (un unico caso nell’ultimo secolo ha riguardato il comportamento un singolo lupo in abruzzo, ndr) e si tiene lontano dalle persone, ma la convivenza quando ravvicinata, può non essere facile. Restando nel nostro territorio, circa un anno fa toccò a un cacciatore di Castel del Rio recuperare senza vita il suo fidato pastore maremmano sgozzato da un lupo durante una battuta di caccia al cinghiale. La zona dove avvenne il fatto era quella di Rio Quercioli-Sesdetto, non così lontano dal paese e in pieno pomeriggio.

Mattia Grandi