Morini: "Tutte le donazioni in un fondo integrativo"

Il consigliere di Prima Castello e la situazione economica sempre più pesante: "Mettere insieme le risorse con cui il Comune aiuterà le famiglie più indigenti"

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Un fondo integrativo che raccolga donazioni private, gestito dal Comune con l’appoggio di associazioni come la Caritas per venire incontro ai bisogni più urgenti delle famiglie indigenti. La proposta giunge la Luca Morini di Prima Castello, preoccupato non tanto e non solo della situazione attuale, ma soprattutto "di quello che è il quadro che si prospetta per i mesi a venire", e di un tessuto economico che, è convinto il consigliere comunale, "è prossimo ad una enorme sofferenza".

Proprio pochi giorni il Comune ha anticipato in conferenza stampa i temi cardine del prossimo bilancio, annunciando anche 200mila euro di paracadute che, attraverso bandi, andranno ad offrire un aiuto alle famiglie più in difficoltà, cifra che il Comune è pronta a ritoccare al rialzo a luglio, quando si faranno i conti con l’avanzo di bilancio e quando si avrà ancor più chiaro il quadro della situazione delle famiglie castellane più in difficoltà.

La risposta del Comune alla crisi, però, è secondo Morini "parziale e totalmente insufficiente, e insufficiente è la cifra stanziata. Sindaco e giunta affermano di essersi mossi subito, già da inizio pandemia, per offrire un aiuto a cittadini e microimprese, ma il problema è che il quadro attuale è purtroppo molto peggiore rispetto a quello di due anni fa, e l’attuale conflitto renderà ancora più complicata la situazione. Quello che poteva bastare due anni fa non è quello che basterà nei prossimi mesi". Una soluzione in più in supporto alle famiglie, spiega il consigliere di Prima Castello, potrebbe essere quella di "istituire un fondo che raccolga le donazioni private, siano esse di cittadini privati o di imprese, e che questo fondo sia gestito dal Comune con l’ausilio di associazioni come per esempio la Caritas".

Tornando al bilancio, ed uscendo dal tema aiuti, Morini critica la destinazione di risorse su alcune opere pubbliche. "L’esempio più emblematico sono i 400mila euro circa che costerà l’ascensore di collegamento parcheggio dell’ospedale-centro storico, un’opera non necessaria soprattutto in un momento come questo. Visto che sarà utilizzato soprattutto da persone anziane o disabili, si possono prevedere posti auto ‘gialli’ nella via delle Poste, via San Francesco". E sulle altre opere, "non c’è nulla di nuovo, sembra il bilancio dell’anno scorso, o quello del 2020, o quello dell’anno ancora precedente. Il ponte di Molino Nuovo i residenti della frazione lo chiedevano nel 2019 alle ultime comunali, e la tanto sbandierata ciclopedonale Osteria-Ozzano che si sta realizzando oggi fa parte di un bando datato 2016..".

Claudio Bolognesi